Merano. Un piano poggiato su tre pilastri per contrastare la deriva dello smaltimento illegale dei rifiuti con particolare riferimento allo stato di degrado che riguarda le isole ecologiche. Lo ha illustrato ieri la Municipalizzata in Comune, nell’appuntamento fra la commissaria Anna Bruzzese e Hans Werner Wickertsheim, presidente della inhouse municipale. «L’insostenibilità della situazione - spiega Wickertsheim - ci ha indotto un paio di mesi fa a varare l’operazione “città pulita”. Abbiamo condotto un progetto pilota presso l’isola ecologica di piazza della Rena, interfacciandoci con il quartiere per capire come agire per migliorare. Un’iniziativa che estenderemo ad altre zone che riteniamo nevralgiche rispetto al problema». Nelle ultime settimane la situazione è peggiorata «e in Cda abbiamo preso ulteriori decisioni, una pulizia straordinaria delle isole ecologiche “infestate”. Dovrà essere svolta con risorse interne sottratte a impegni meno urgenti, attraverso una riorganizzazione immediata. Il Covid, in un bilancio provvisorio, determinerà 350 mila euro in meno di ricavi e 150 mila di maggiori spese: al momento non ci sono margini per incarichi esterni».

Gli altri due pilastri del progetto i sono le sanzioni nei confronti dei trasgressori, «perché non deve passare il messaggio che le pulizie extra possano giocare a favore di coloro che si credono più furbi: la polizia locale ci ha assicurato il suo sostegno», e un’opera di sensibilizzazione sul tema: «La stessa commissaria - chiosa Wickertsheim - si è detta sorpresa nel riscontare questo problema in una città come Merano. Sappiamo che i gesti incivili sono opera di una percentuale marginale della popolazione, ma il loro comportamento grava sulle bollette di tutti e sull’immagine della città». SIM