Merano. Era presente nella vita del paese, in barba ai suoi ottanta e più anni. Ha lasciato attonita la comunità di Verano la scomparsa di Walter Zöggeler, contadino del Kerscherhof in località Eschio. È caduto dalla finestra del primo piano del suo maso, con una dinamica i cui accertamenti sono affidati ai carabinieri, picchiando il capo con violenza. Il figlio lo ha trovato esanime all’alba, il corpo riverso nella neve.

Verano, municipalità con meno di mille abitanti fra Avelengo e Meltina, è una grande famiglia. Paese tradizionalmente agricolo ma in parte convertito al turismo rurale, sta pagando dazio alle restrizioni anti-contagio. In questo clima, delineato dal sindaco Thomas Egger, s’incunea lo sconforto per la perdita di un suo cittadino che aveva lavorato a lungo in un magazzino di Lana prima di tornare, raggiunta la pensione, a dare una mano nella proprietà di famiglia. «Aiutava il figlio nei campi – racconta il sindaco -, da sempre un gran lavoratore, tempra che non aveva perso con l’avanzare degli anni nonostante problemi di salute. Pur non facendo parte di gruppi o associazioni, a quanto mi risulta, in paese si faceva vedere».

La morte di Walter Zöggeler è da circoscrivere nelle prime ore del mattino di martedì. La luce del primo giorno era ancora flebile quando il figlio ha visto il padre disteso nella neve ghiacciata che di questi tempi ricopre il paese. Ha allertato i soccorsi e sul posto è piombato il First Responder di Verano, l’unità di pronto intervento locale. L’uomo era caduto da un’altezza di circa tre metri, forse obnubilato dal risveglio confondendo la finestra con la porta. Le ferite al capo non gli hanno lasciato scampo malgrado i tentativi di rianimazione.

Da Merano è accorso a Eschio il medico d’urgenza ma non c’era più nulla da fare se non constatare il decesso dell’ottantaduenne. Per i rilievi di rito sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tirolo.