Nuova scuola a Sinigo:  «Sottovalutati i rischi» 

Accuse all’amministrazione da parte di M5s, Sinistra Ecosociale e Duschek  «Assurdo iniziare i lavori senza conoscere i risultati delle verifiche sulle falde»



MERANO. A Sinigo cominciano a vedersi le prime tracce del cantiere per la costruzione della nuova scuola. La prossima settimana verrà realizzata la strada di servizio per evitare che i camion passino da piazza Vittorio Veneto e da quel momento i lavori entreranno nel vivo. «Già, ma se poi vi dovessero essere conseguenze connesse alle falde freatiche l’amministrazione se ne dovrà assumere le responsabilità. Questo modo di fare è irresponsabile e non tiene conto dei timori dei residenti»: l’attacco è sferrato da quattro consiglieri d’opposizione che sull’argomento ragionano all’unisono: David Augscheller (Sinistra ecosociale), Adriana Valle e Francesca Schir (Cinquestelle) e Kurt Duschek (gruppo misto). Ieri hanno voluto spiegare assieme perché, a detta loro, l’azione della giunta relativamente alla scuola della frazione – per inciso voluta da tutti - è contraddittoria e irragionevole. «Nel momento in cui hanno deciso, dopo le pressioni dei residenti, che è opportuno affidare uno studio idrogeologico per monitorare le falde e verificare lo stato del sistema di smaltimento delle acque di bonifica, si ammette il sospetto che esistano dei problemi. La scuola verrà edificata poco alle spalle della piazza. Sembrerebbe logico a questo punto, per non correre rischi, rinviare l’avvio dei lavori a quando si avrà maggiore chiarezza». Invece in consiglio comunale l’altra sera è stato bocciato un articolo 23 (documento urgente) presentato dal M5s che chiedeva la sospensione del cantiere. Contestualmente è stata approvata una mozione di Augscheller che incarica la giunta di provvedere alla predisposizione di uno schema d’insieme del corso dei canali “storici” e di quelli di successiva realizzazione per capire in che misura sia garantita la stabilità della falda e di dare immediato riscontro alla popolazione di Sinigo dei risultati emersi dai rilievi effettuati dai tecnici. Approvato anche l’emendamento dei Cinquestelle che impone di presentare uno studio per consentire il ripristino della bonifica così da mettere in sicurezza il territorio. «Grazie a questa mozione – sostengono i consiglieri di minoranza – si sono messe nero su bianco le necessarie misure per prendere il problema sul serio. Si era venuta a creare una situazione assurda, nei confronti di una questione denunciata con forza già dal 2013 e rispetto alla quale l’amministrazione non ha mai voluto fare accertamenti. Della giunta di oggi, fra l’altro, fanno parte più membri che governavano anche nella passata legislatura (gli assessori Frötscher, Strohmer e Zaccaria, ndr). Si arriva così oggi a dover rincorrere, recuperare il terreno perduto. Se quegli studi fossero stati effettuati quando il problema era emerso, oggi non ci sarebbero tutte queste legittime preoccupazioni dei residenti per la stabilità delle loro case e per la costruzione della scuola e l’impatto sulle falde». Non da ultimo, a più riprese i residenti di Borgo Vittoria hanno espresso apprensione per il deprezzamento dei loro immobili in conseguenza dei problemi legati alle falde e allo smaltimento dell’acqua.(sim)

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