Nuove case in zona Tschomper Il giudice non ferma il cantiere  

L’eterna vicenda. Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva dei lavori  La decisione di merito del tribunale amministrativo sul ricorso è prevista per ottobre



Merano. Nell’area Tschomper si può continuare a costruire. Lo ha decretato il Consiglio di Stato esprimendosi sulla richiesta di sospensiva dei lavori sostenuta da alcuni residenti contrari sin dall’inizio (pressioni in Comune, poi una petizione e infine le vie legali) alla realizzazione di un nuovo complesso residenziale al posto del terreno verde fra via Virgilio e vicolo Lazago. Ma mentre le operazioni di edificazione sono già avanti e le fondamenta ben visibili, e dalla capitale è arrivato il “nullaosta” a procedere, sul futuro dei caseggiati in cooperativa pende ancora la spada di Damocle della decisione sul merito già messa in agenda dallo stesso giudice amministrativo romano per ottobre.

Il risvolto politico.

La resa dei conti nella lunga vicenda si avvicina. Non si parla di una zona e di un progetto qualunque, bensì della scelta che per molti sarebbe stata decisiva nella sconfitta della Svp e del suo candidato sindaco a favore di Paul Rösch. In molti avevano letto nel via libera al progetto da parte dell’allora giunta Januth, sorretto dal cambio di destinazione d’uso da verde agricolo a zona edificabile per costruire abitazioni, uno sgambetto nei confronti di quella parte di residenti di Maia Alta (all’epoca roccaforte della Stella alpina) che non volevano nuove costruzioni. Per una serie di ragioni prima delle quali la presunta insufficienza delle infrastrutture (a partire dalla viabilità) a fronte di un eventuale aumento di popolazione nell’area.

Carte bollate.

A colpi di ricorsi, i contestatori hanno dilatato l’iter rispetto al quale, a ogni modo, la giunta Rösch a trazione verde non si è mai opposta. Anzi, di volta in volta, in parallelo al percorso giudiziario, ha fatto i compiti a casa per consentire l’avvio dei lavori per i quali tante famiglie sono in attesa da anni.

Il pronunciamento contrario del Consiglio di Stato sull’istanza di sospensiva dei lavori in attesa delle decisione di merito dà la possibilità di proseguire con il cantiere. Il tribunale di Roma ha considerato prevalente l’interesse di continuare con le opere edili pur facendo presente che la parola finale, con una valutazione esauriente, avverrà in ottobre. SIM













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