Nuove frontiere della solidarietà per Circle

Merano. In questi ultimi anni abbiamo avuto modo di raccontare dell’associazione circle di merano attiva nel settore della cooperazione allo sviluppo nei paesi del terzo mondo. dalla sua nascita nel...



Merano. In questi ultimi anni abbiamo avuto modo di raccontare dell’associazione circle di merano attiva nel settore della cooperazione allo sviluppo nei paesi del terzo mondo. dalla sua nascita nel 2013 abbiamo raccontato i primi progetti realizzati in kenya e abbiamo incontrato i suoi rappresentanti, che con grande entusiasmo organizzano eventi di beneficenza e raccolte fondi soprattutto a merano.

Negli ultimi giorni abbiamo voluto nuovamente incontrare il presidente dell’associazione di volontariato circle, umberto carrescia, che ha raccontato con rinnovato entusiasmo i sempre più numerosi successi ottenuti soprattutto a partire dallo scorso anno, grazie alla realizzazione di nuovi progetti che hanno significativamente esteso oramai a quasi tutto il mondo l’area d’intervento dell’associazione.

Ecuador, tanzania, kenya, uganda, india, brasile; paesi che continuano a soffrire di svariati problemi, dove però il modello di intervento circle funziona bene. «ci stiamo avvicinando a un concetto progettuale diverso dai grandi interventi – spesso fallimentari – dei grandi organismi internazionali – spiega carrescia –. non ne avremmo neanche le risorse, ma crediamo fermamente invece in quel tipo di intervento che, terminati i finanziamenti iniziali da noi inviati, riesca a “reggersi sulle proprie gambe”, senza particolare sostegno da parte degli enti pubblici dei paesi beneficiari, che spesso soffrono di crisi, cambi repentini di indirizzo politico e conflitti».

«siamo sempre più indirizzati alla realizzazione di sistemi di impresa che riescano a sopravvivere in totale autonomia», dice a proposito il presidente di circle. «un esempio tra tutti – prosegue –, il sistema del microcredito, che eroga una somma di denaro a una persona che vuole implementare un’attività (agricola, commerciale, di servizi e così via) e che ha l’obbligo di restituirla in tempi congrui, a interessi vicini allo zero. con l’ aiuto dei finanziamenti della provincia di bolzano, della regione, del comune di merano, della diocesi e attraverso le donazioni private, circle continua a ritmi serrati a costruire scuole in africa, case in equador, pozzi e bacini di raccolta, parchi giochi, asili, centri di assistenza e molto altro. grazie a un’azienda di cortaccia che da anni ci sostiene abbiamo ultimamente acquistato materiale e attrezzi per diverse migliaia di euro per il nostro politecnico in kenya, dove vengono formati falegnami, meccanici, operai edili sarti e altri lavoratori che così possono sostentare se stessi e le loro famiglie e creare un circolo positivo nelle aree in cui vivono e operano».

Infine, carrescia rivolge un ringraziamento speciale ai meranesi: «c’è inoltre da dire che, con l’aria politica che tira, con fazioni dichiaratamente ostili alla cooperazione allo sviluppo e alla risoluzione in senso umano delle problematiche migratorie, la cittadinanza e i meranesi rispondono molto bene. di questo siamo immensamente riconoscenti, specialmente nei confronti di coloro i quali si attivano autonomamente per la raccolta di somme comunque indispensabili per lA riuscita dei nostri progetti e delle nostre iniziative».

A febbraio 2020 partiranno alcuni giovani volontari dell’associazione circle che lavoreranno direttamente per i progetti in tanzania e kenya, e sempre a febbraio verrà effettuata una nuova missione di monitoraggio con la quale una delegazione di circle accompagnerà degli sponsor e dei donatori a toccare con mano e a conoscere nel dettaglio tutti i progetti del sodalizio, che opera soprattutto nella nostra città. E.D.

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