Parte da Merano la rivolta degli architetti paesaggisti 

«Il paesaggio è la base della nostra economia, stupisce la poca attenzione» Amministratori e stakeholder chiamati a confrontarsi sul tema in un convegno



MERANO. Nella pianificazione urbanistica le questioni paesaggistiche sono sottovalutate, subordinate ad altri interessi. Lo sostengono gli architetti del paesaggio che hanno trovato sponda negli amministratori meranesi. E da Merano vuole partire una scossa che animi il dibattito sul tema. È la cornice dentro la quale si cala “Paesaggissimo02”, il convegno degli architetti del paesaggio dell’Alto Adige che ha scelto la sala civica di via Huber per lanciare il loro appello il 15 febbraio. «Al congresso interverranno relatori di riconosciuto spessore, anche a livello internazionale» spiega Karin Elzenbaumer, presidente dell’associazione Las (Architettura del paesaggio in Alto Adige). «Sarà un’occasione per ascoltare, ma anche per discutere. Momento centrale sarà infatti la tavola rotonda che seguirà alle relazioni». Sono attesi rappresentanti degli agricoltori, degli albergatori, dei protezionisti. Altri stakeholder locali. E amministratori e politici. «Speriamo anche qualcuno dal Trentino, con il quale abbiamo tanto in comune ma lo scambio è insufficiente». Alcuni temi saranno specialistici, ma sarà un congresso rivolto anche solo a chi ha a cuore l’argomento.

Nell’introdurre l’appuntamento le assessore Gabriela Strohmer e Madeleine Rohrer hanno evidenziato come l’architettura del paesaggio debba avere «un ruolo di primo piano nello sviluppo delle città, soprattutto di una città giardino come la nostra. Abbiamo ricevuto in eredità un patrimonio, ma non si può dormire sugli allori. Per affrontare le nuove sfide, a partire dall’espansione demografica, si deve pianificare. Dando al paesaggio il ruolo che gli spetta». Merano fra l’altro si sta dotando di un nuovo Piano paesaggistico.

«Lo sviluppo del paesaggio in Alto Adige è un tema ancora quasi sconosciuto», si legge nella presentazione del convegno organizzato da Las, Ordine degli architetti della Provincia, Aiapp (Associazione italiana di architettura del paesaggio) e Comune. «La pianificazione del territorio parte ancora in maniera molto forte dal costruito, il paesaggio è secondario, riguarda in pratica quello che viene risparmiato dall’edificazione. Tuttavia, chi pensa con lungimiranza, sa che questo approccio non solo è sorpassato, ma alla lunga anche dannoso. Scopo del convegno è proprio dare uno scossone e stimolare un dibattito pubblico, su come vogliamo immaginare il nostro futuro, il nostro territorio naturale, la nostra cultura del paesaggio».

Aggiunge Karin Elzenbaumer: «Viviamo in un territorio rurale e turistico. Il paesaggio è la base della nostra economia, ma anche la base del nostro benessere. Per questo stupisce la poca attenzione con cui lo trattiamo, come ne rimettiamo lo sviluppo al caso o agli interessi economici particolari. Come si perda lo sguardo d’insieme. Paesaggissimo02 - conclude - è per tutti l’occasione di focalizzare lo sguardo sul paesaggio, di conoscere gli approcci della sua pianificazione e sviluppo, di discutere punti di vista e strategie».(sim)













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