“Pippi” a Silandro L’integrazione passa per la lingua

Silandro. Da studi sempre più accurati e scientificamente convalidati sullo sviluppo linguistico del bambino si può constatare che a partire dai sei mesi di vita i bambini sono aperti e ricettivi a...


Doretta Guerriero


Silandro. Da studi sempre più accurati e scientificamente convalidati sullo sviluppo linguistico del bambino si può constatare che a partire dai sei mesi di vita i bambini sono aperti e ricettivi a tutti i suoni del mondo: un bambino di 6-8 mesi è già in grado di capire, distinguere e memorizzare i suoni a cui è esposto, anche se di lingue diverse. Nei primi anni di vita i bambini imparano le lingue solo attraverso relazioni umane e non da strumenti passivi come video o musica, e l’acquisizione della lingua è condizione fondamentale affinché tutti siano in grado di avere le stesse opportunità di sviluppo e un posto nella comunità.

Su questi presupposti è stato avviato a Silandro il progetto linguistico “Pippi Lotta”, volto a promuovere l’apprendimento precoce del linguaggio dei bambini della val Venosta in tenera età, sostenendo, così anche l’integrazione delle famiglie con esperienze di fuga e migrazione.

Referente ed esecutrice del progetto è la logopedista Edeltraud Matzohl dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Persona di grande esperienza, accoglie i bambini (tutto l’anno) il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 11.30 nella sede della Comunità comprensoriale, in via Principale 134 a Silandro. Al motto “Parlare insieme per capire gli altri. Scoprire il mondo con il mio bambino”, la logopedista intrattiene i piccolissimi e i loro genitori con attività ludiche avvalendosi del metodo “Il linguaggio dei nani”, sviluppato da Vivian König, che prevede l’uso delle parole sempre accompagnate da gesti, agevolando nei bambini l’acquisizione precoce della lingua. Il corso è svolto in lingua tedesca, ma Matzohl invita tutti i genitori, indipendentemente dalla loro madrelingua, a far partecipare i loro figli alle sedute settimanali, fatto di particolare importanza per i bambini che in famiglia parlano altre lingue perché si facilita l’apprendimento della seconda lingua. Il progetto è stato promosso dalla Comunità comprensoriale e finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo Interregionale V-A Italia- Austria.













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