Variante inglese, 300 test a Lana 

La lotta contro il Coronavirus. Ieri primo giorno di esami gratuiti promossi dall’Azienda sanitaria e rivolti a tutta la popolazione del paese  “Sold out” nelle due farmacie e al Centro dialisi. Anche il sindaco Stauder si è sottoposto al tampone: «Solerte risposta dei cittadini»


Ezio Danieli


Lana. Lana ha risposto con solerzia al nuovo test di massa voluto dall'Azienda sanitaria legate anche al sospetto della variante inglese del virus. Le analisi avevano rilevato il caso riguardante un uomo - un 70enne che da oltre un anno non era più uscito da Lana - ora guarito. M c'è bisogno di individuare i possibili focolai di infezione. E così tutti i residenti nel comune del paese, ci rca 12 mila abitanti, possono farsi testare nel corso di un’intera settimana presso una delle due farmacie locali, dai medici di base o nella struttura Dialisi Alto Adige di Lana.

Minimo preavviso.

Il test è iniziato ieri mattina. Solo 24 ore di preavviso non hanno certo "frenato" l'adesione. Che è stata molto convinta sia nelle due farmacie di Lana che presso il Centro Dialisi come pure negli ambulatori dei medici. Al test che viene effettuato con un tampone al naso si sono già sottoposte circa 300 persone. Ma bisogna considerare nel conteggio anche i cittadini che risultavano già prenotati.

Il numero viene giudicato comunque promettente dal sindaco Harald Stauder che s'è sottoposto al test nel primo pomeriggio di ieri presso la farmacia Peer di piazza Tribus. «Ho voluto dare il buon esempio a tutti i cittadini che hanno risposto bene all'invito di sottoporsi al tampone. Da parte del Comune, nonostante il preavviso dell'ultimo momento, abbiamo fatto le cose al meglio delle possibilità attivando anche la prenotazione sul sito municipale. Da lunedì mattina le prenotazioni saranno molte di più per tutta la settimana».

Ieri mattina in piazza Tribus c'era la coda di chi voleva farsi il test. La conferma viene dal titolare della farmacia, Stephan Peer: «La gente ha accettato di buon grado di sottoporsi al test. Abbiamo dovuto esaudire le richieste di chi si era prenotato in precedenza. Ma contiamo già oggi (ieri per chi legge, ndr) di raggiungere la quota di oltre 200 persone. Il tutto è stato possibile grazie al lavoro svolto dal nostro team. Benché avvisati solo 12 prima dall'Azienda sanitaria siamo riusciti a trovare gli operatori necessari per svolgere i test. Poi abbiamo modificato gli orari di apertura della farmacia che sarà operativa anche questo sabato e la domenica successiva in modo tale da poter soddisfare le varie esigenze». Anche alla farmacia Madonna del Suffragio/Maria Hilf di via Gries l'operazione è scattata regolarmente. «Finora - dice la titolare Zita Marsoner - s'è proceduto con i test a coloro che risultavano già prenotati. Nel pomeriggio abbiamo accettato un'altra ottantina di persone. Continueremo nei prossimi giorni. I test vengono svolti all'aperto, negli spazi attrezzati che abbiamo creato. Il personale che opera è quello nostro, debitamente rinforzato nell'organico. È comunque importante che si rispetti la prenotazione perché così almeno ci viene risparmiato il tempo per compilare l'apposito questionario».

Andirivieni continuo per tutta la giornata anche al Centro dialisi di via Bolzano che era chiuso da tempo per le restrizioni antivirus. «Da questa mattina non faccio altro che rispondere al telefono - dice un addetto - per chi vuol saperne di più o per chi vuole prenotarsi. Di test ne abbiamo eseguiti una cinquantina. Ma saranno molti di più nei prossimi giorni. C'è molta attenzione a Lana per questa opportunità che viene offerta a tutti i residenti che hanno la possibilità di scoprire in modo rapido e semplice se sono infetti o meno».

Fino al 12 febbraio.

L'azione di screening proseguirà fino a venerdì 12 febbraio compreso. Per alcuni dei test che risulteranno positivi, verrà eseguito anche un ulteriore test Pcr, dato che solo attraverso questo esame è possibile rilevare le eventuali mutazioni del virus.

Ieri intanto, presso la Casa Raiffeisen di Lana, si è svolta la seconda vaccinazione - il cosiddetto richiamo - ai primi gli over 80 che erano stati vaccinati un paio di settimane fa.















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