Walter Baldessarini Nella nuvola Fuksas spazio a un meranese 

La storia. Le opere del pittore classe 1936 esposte nella galleria Denny Staschitz. Oltre all’Eur di Roma, opere a Milano e a Miami


Jimmy Milanese


Merano. È forse uno degli ultimi autori della pittura moderna. Discreto e riservato, figlio di antiquari, classe 1936, Walter Baldessarini è un interessante esponente di quella pittura carica di sentimenti che ha avuto il suo momento di esplosione con Kandinskij e Klee, ma che per certi versi ancora esiste e, per fortuna, resiste.

Nato a Merano, Baldessarini ha girato il mondo mediterraneo per trarne ispirazione, ma ancor oggi vive e dipinge nel suo studio in riva al Passirio. Per chi volesse ammirare le opere, proprio in un periodo dove più che mai luce e colori posso aiutare ad uscire da questo momento buio, al primo piano della galleria Denny Staschitz di Via delle Corse 18 sono in esposizione alcune sue tele. “Floral Impression” il nome della mostra aperta fino al 17 aprile 2020 e visitabile il giovedì dalle 15 alle 19 o su appuntamento al numero 334 3428610. Questa è la terza mostra che la galleria dedica al nostro illustre concittadino, dopo quella del 2018/2019 incentrata sul tema “Opus Vitae” e a quella seguente che parlava di “Sensual Landscape”.

A Roma.

Ma la forza di Walter Baldessarini è capace di varcare comodamente i confini regionali e per questo, il prossimo maggio all'Eur di Roma, nella “Nuvola” di Massimiliano Fuksas ci sarà posto anche per le sue opere, alcune delle quali protagoniste poi di un viaggio itinerante fino in Germania.

Milano, Francoforte, Miami e tante altre località internazionali sono i punti di approdo nei quali sono state collocate mostre dedicate ad un percorso pittorico personalissimo che non ha mai smesso di intersecarsi con una vita parallela fatta di “altro”. Infatti, il giovane Baldessarini forse ammiratore di Giorgio De Chirico, si iscrive al Centro Sperimentale di Roma che in quegli anni forma attrici come Claudia Cardinale o Luisa Mattioli. “Ciak d'Oro” alla 18esima Mostra Internazionale di Venezia nel 1957, Baldessarini è costretto a partire come militare e lì, nella Trapani della fine anni Sessanta, un suo superiore lo inserisce all'interno della Galleria d'Arte Moderna dove ha luogo la prima di una serie di sue mostre interrotte da un decennio dedicato interamente al lavoro di famiglia, ovvero l'antiquariato.

En plen air.

Peregrino in giro per l'Europa, l'artista meranese dipinge en plein air, al modo degli Impressionisti, insomma, a testimonianza di quel legame con Kandinskij ancora pulsante nei quadri esposti in via delle Corse. Nel recinto della mente caratterizzato dall’esperienza del viaggio, dopo qualche anno con le mani nel mondo dell'arte antica, ritorna il Baldessarini pittore capace di trasformare quell'universo di esperienze accumulate fatto di paesaggi e colori in un programma pittorico tutto tondo filtrato dalle diverse influenze artistiche fin li maturate. È un tripudio di colori e forme che catturano lo sguardo come quello di un bambino di fronte alla cioccolata. Non ha mai seguito le mode passeggere, il “nostro” artista molto lontano da quei capricci tipici di un mondo dell'arte preda di se stessa. Artista dalle quotazioni alte, Baldessarini è un meranese che ama la sua terra, tanto da non averla mai lasciata, in fondo. Proprio per citare un frammento di cinematografia, altra grande passione di Walter, diceva Aldo ai sue due amici Giovanni e Giacomo: «Va be’, conosciamo un VIP buttiamolo via!». Ecco, proprio no, perché la grandezza di una civiltà sta anche nel sapere riconoscere in vita i suoi grandi esponenti, fino al 17 aprile in mostra alla Galleria Denny Staschitz.

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