Le regole

Zona arancione, ma gli spostamenti tra regioni restano vietati

Ci si può muovere all’interno del territorio provinciale. Seconde case ancora off limits per i non residenti in Alto Adige



BOLZANO. Visto il calo dei contagi e delle ospedalizzazioni, la Provincia di Bolzano spera di poter procedere con aperture di bar e ristoranti e di tornare in zona gialla (“I nostri numeri – ha detto il presidente Kompatscher – sono da zona gialla”). 

Intanto resta in zona arancione, con l’ordinanza numero 18 del governatore entrata in vigore il 7 aprile e valida fino al 30: prevede libertà di movimento sul territorio provinciale, lezioni in presenza a fronte dell’adesione ai test nasali di screening, asporto fino alle 18 per i bar.

Gli spostamenti

E’ bene chiarire che a fronte dell’allentamento di alcune misure, restano in vigore altre restrizioni. 

Dal 7 aprile il divieto di spostamento non è più applicato a livello comunale, ma solamente a livello provinciale: ovvero sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dall’Alto Adige (se non per comprovati motivi di salute, lavoro, studio e necessità), mentre è consentito muoversi liberamente, senza bisogno di autocertificazioni, all’interno del territorio provinciale.

Confermato il divieto di spostamento dal proprio domicilio tra le ore 5 e le ore 22, eccezion fatta per i noti motivi, consentita l’attività motoria tranne che nella fascia 22-5.

Restano vietati – come da ordinanza nazionale – gli spostamenti tra le Regioni, anche se in zona arancione. 

Seconde case

Resta vietato l’ingresso in Alto Adige per i residenti fuori Provincia che vogliono raggiungere le seconde case.













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