OGGI VERNISSAGE DELLA MOSTRA 

A Fortezza gli sconfinamenti di Julia Bornefeld e Michael Fliri

FORTEZZA. I confini e l’esperienza dei confini: questi i temi al centro della mostra di Julia Bornefeld e Michael Fliri che si inaugura oggi al Forte di Fortezza. Appuntamento alle ore 11 con la...



FORTEZZA. I confini e l’esperienza dei confini: questi i temi al centro della mostra di Julia Bornefeld e Michael Fliri che si inaugura oggi al Forte di Fortezza. Appuntamento alle ore 11 con la direttrice reggente dell’Azienda Musei provinciali, Richard Amort, il vicesindaco di Fortezza e rappresentante dell’associazione Oppidum, Esther Erlacher, coordinatrice del Forte e curatrice della mostra, e naturalmente dai due artisti Julia Bornefeld e Michael Fliri. Con la mostra “Sconfinamenti: Julia Bornefeld & Michael Fliri”, il Forte di Fortezza prosegue sul filo rosso dell’arte contemporanea e propone al tempo stesso un nuovo formato. I due artisti infatti intraprendono un dialogo con gli spazi carichi di storia del Forte, confrontandosi con alcuni dei temi portanti della futura nuova mostra permanente: i confini e l’esperienza dei confini.

La mostra combina opere nuove e vecchie, queste ultime reinterpretate in funzione del luogo: tele, fotografie, videoinstallazioni e sculture, poste in dialogo fra loro e con gli ambienti della fortezza asburgica. Stanziati in parte in Alto Adige ma noti anche ben oltre i suoi confini, Bornefeld e Fliri affrontano questa sfida creativa in maniera diversa. Nell’autunno 2017 e nella primavera 2018 Bornefeld ha installato per diversi mesi il proprio atelier nel Forte, traendone ispirazione diretta. Mesi durante i quali la fortezza, per molti inavvicinabile e impenetrabile, è divenuta per l’artista un’alleata. Il vento gelido, la neve caduta in abbondanza, l’adiacente lago artificiale coperto da uno spesso strato di ghiaccio, le temperature invernali e le condizioni di luminosità del cortile interno, sempre all’ombra, hanno portato Julia Bornefeld a sperimentare sotto diversi aspetti, i propri limiti. In questo lasso di tempo sono nati diversi cicli di opere dal titolo “morphic fields”, che con la loro monocromia si allineano all’atmosfera del Forte in inverno. Nella mostra, alcuni di questi lavori su tela e un video nato dalla collaborazione con l’artista cinematografico Michael Beyer si combinano con tre installazioni.

Chi ha seguito invece la carriera artistica di Michael Fliri fino a oggi lo conosce prevalentemente per le sue performance e sa che la definizione di artista che “sconfina” (tra luoghi, generi e scelte artistiche) gli calza a pennello. Da un bisogno Michael Fliri sembra quasi ossessionato: quello di rendere sempre nuovamente sperimentabile e visibile lo spazio intermedio, l’intercapedine. La mostra si potrà visitare fino al 3 giugno.













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