Delladio: «Il nuovo cd? Un omaggio a McAnthony e non solo»
BOLZANO. Sono ormai 7 anni che il cuore di George McAnthony si è fermato. Ma la sua terra non lo dimentica: il più noto musicista country prodotto dall’Alto Adige, che all’anagrafe faceva Georg...
BOLZANO. Sono ormai 7 anni che il cuore di George McAnthony si è fermato. Ma la sua terra non lo dimentica: il più noto musicista country prodotto dall’Alto Adige, che all’anagrafe faceva Georg Spitaler e che se ne è andato a soli 45 anni, è oggetto di culto tra i suoi i fedelissimi fans e non viene dimenticato nemmeno dai suoi colleghi. Flavio Delladio, ad esempio, musicista che si muove sul terreno del country spaziando sui territori del blues, del folk e del pop-rock, gli dedica ora un intero album intitolato ”Live at the loft. For George”.
«Per me George è stato un collega prezioso, oltre che un amico. Aveva carisma, simpatia, e una voce con un timbro, caldo, profondo, subito riconoscibile. Ecco perché ho voluto prendere una sua canzone intitolata “Show me the way” e creare un duetto “incollando” sul pezzo di George la mia voce. Si tratta di un brano che lui aveva registrato a Nashville e allora ho chiamato a registrare lo stesso tecnico che aveva aiutato McAnthony allora».
E gli altri brani dell’album?
«Dall’idea di lavorare sul brano di McAnthony si è sviluppata quella di realizzare un album che attinge a cover non sempre conosciutissime. Cover di Hank Williams, dei Rolling Stones, di Clapton, di Johnny Cash, che col mio gruppo ho rivisitato in modo originale, tra country e pop-rock».
Un album diffuso anche online.
«Per la distribuzione ci siamo rivolti all’etichetta bolognese Go Country, che si occuperà sia dei negozi sia del web e delle radio. In copertina appare un bollino che ricorda un premio che il mio gruppo ha vinto ad un concorso country-blues in Germania».
E adesso la presentazione live.
«Questa sera alle 21 saremo al centro commerciale Centrum di Bolzano, poi il 16 altra tappa a Caldaro, al Tower Pub. In attesa di altre esibizioni anche fuori regione».
Nel disco appaiono vari ospiti.
«Oltre a me, nella band ci sono il bolzanino Sandro Giudici (batteria) e Patrick Barba (basso), ma nell’album abbiamo addirittura un cameo di Andrea Innesto, sassofonista di Vasco Rossi, oltre ai veneti Max Taccuso (chitarra) e Lele Zamperini (batteria). E due ospiti americani: Brant Mason, che ha lavorato con Mark Knopfler, e Paul Franklyn. Ci tengo a dire che abbiamo registrato il disco nel loft di un noto artista bolzanino, Benno Simma. Per questo l’abbiamo intitolato “Live at the loft”».