Freies Theater Bozen omaggia il drammaturgo Heiner Müller

Bolzano. Lo scorso 30 dicembre ricorreva il 25esimo anniversario dalla morte di Heiner Müller, il più importante drammaturgo tedesco della seconda metà del XX secolo, vero e proprio erede di Bertolt...



Bolzano. Lo scorso 30 dicembre ricorreva il 25esimo anniversario dalla morte di Heiner Müller, il più importante drammaturgo tedesco della seconda metà del XX secolo, vero e proprio erede di Bertolt Brecht, i cui “pezzi enigmatici e frammentari” rappresentano di certo un contributo significativo per il teatro postmoderno.

Con la produzione “Im Regen aus Vogelkot”, un collage di quindici estratti dei suoi testi, la compagnia teatrale professionista altoatesina “Freies Theater Bozen” vuole ricordare la grandezza di Müller sia come poeta che come critico dei costumi sociali.

«Poiché la pandemia ha bloccato le esibizioni dal vivo, abbiamo deciso di trasformare le prove teatrali in un corto cinematografico», spiega il direttore artistico Reinhard Auer.

«Gli attori protagonisti sono Gabriele Langes e Sarah Scherer dall'Alto Adige, Alexander Flache, Thomas Giegerich e Martin A.Greif dalla Germania, tutti artisti che hanno già partecipato a numerose produzioni del Freies Theater Bozen», prosegue Auer. La regia, invece, è stata curata da René Gamper, mentre le riprese video sono state effettuate all’interno dell'Hotel Hillebrand di Tesimo.

Sulla pagina web https://www.ftb.bz.it/ e sulla pagina Facebook e Youtube del Freies Theater Bozen è già possibile vedere il trailer ufficiale del cortometraggio.

Questa nuova avventura artistica rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita della compagnia, che, nel prossimo futuro, porterà la stessa a partecipare a diversi importanti festival internazionali.

«Partire dal piccolo Alto Adige - conclude Auer- , esibirci in varie nazioni del mondo e favorire uno scambio culturale è da 20 anni a questa parte una sorta di missione per il Freies Theater Bozen, che recentemente, a causa delle restrizioni dovute al Covid, ha dovuto rinunciare a partecipare, sempre con un testo di Müller, ad un importante rassegna teatrale a Ulan Bator, capitale della Mongolia».













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