I percorsi del Cristallo da Rumiz fino a Guccini 

Gli appuntamenti di febbraio. Si parte questa sera alle 18 con il libro “Il veliero sul tetto” Poi ci sono i migranti della Mujcic, il cattivismo italiano, le donne della Resistenza e Minosse



Bolzano. Francesco Guccini, Paolo Rumiz, Marta Cuscunà, Elvira Mujcic, Marco Aime, Luca Borzani e tanti altri ancora. Sono loro gli ospiti degli incontri online di febbraio sulla pagina Facebook del Cristallo.

Si comincia stasera, 2 febbraio alle ore 18, con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz che, dialogando Paolo Mazzucato, presenterà il suo ultimo libro “Il veliero sul tetto”, un racconto di viaggio immobile, una proiezione di vagabondaggio visionario in stato di lockdown. Nel bel mezzo della quarantena, mentre la bora ripulisce l’aria, Rumiz decide di salire sul tetto di casa che diventa il suo veliero. E lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un’Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo.

Gli incontri proseguono mercoledì 10, sempre alle ore 18, con un dialogo fra l’ antropologo Marco Aime e il filosofo Luca Borzani che presentano il loro lavoro sul cattivismo italiano, “Guida minima al cattivismo italiano”, ossia un viaggio nella mutazione antropologica di questo nostro Paese alle prese con una deriva culturale pesantissima. Una deriva che parte da lontano, e cioè da quel 1989 che non solo non ha mantenuto le sue promesse ma ha segnato l’avvio di una nuova e spesso spietata globalizzazione del pianeta. In questo senso l’immigrazione è davvero il fenomeno che in modo più evidente permette di leggere il cambiamento delle culture degli italiani.

Il fenomeno migratorio, con tutte le sue implicazioni culturali e di mimetismo identitario è il tema dell’incontro del 15 febbraio con la scrittrice bosniaca, da vent’anni in Italia, Elvira Mujcic, che rappresenta una delle voci più affascinanti della letteratura migrante. Marco Aime dialogherà con lei sul suo libro “Consigli per essere una bravo immigrato”, un racconto che si dipana su un doppio binario, una autobiografia che sovrappone con la vicenda del protagonista Ismail dentro l'imprevedibile violenza della burocrazia.

La giovane attrice friulana, Marta Cuscunà sarà invece la protagonista dell’incontro di giovedì 18 febbraio (modera Consuelo Serraino) su “Resistenze femminili”, il titolo del suo libro. Sono tre storie vere di rivolta al patriarcato, tre utopie realizzabili che aspirano a un mondo in cui uomini e donne hanno gli stessi diritti. Nel 75° anniversario della lotta di Liberazione che permise all’Italia di diventare una Repubblica e dimostrò che le donne sono una risorsa fondamentale per la Democrazia e la Pace, questo volume pubblica i testi inediti di una trilogia teatrale interamente dedicata a donne e uomini che in tempi e luoghi diversi, hanno escogitato nuove forme di Resistenza a una società sbilanciata al maschile.

Il ciclo di febbraio si chiude il 26 con l’evento clou, attesissimo da tutti i fans di Francesco Guccini, il cantautore emiliano passato dalla musica alla letteratura. Insieme a Marco Aime, che gli è amico e con cui ha scritto un libro, Guccini racconterà le sue storie di vita e i suoi racconti a partire dall'ultimo romanzo (scritto insieme a Loriano Macchiavelli) “Che cosa sa Minosse. Storia di fantasmi e gente strana”. Minosse è un gatto nero “come un fuochista di locomotiva a vapore… nero come l’inferno…” che di mostruoso, a differenza del re di Creta che creò il labirinto dove rinchiuse suo figlio Minotauro, ha certamente poco ma conserva un certo gusto per il mistero... D.M.















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