La Spencer e un Righeira: avanti con gli anni Ottanta 

Musica. Domani sera a Merano in piazza Terme un appuntamento che riporta ai «tormentoni» indimenticati e che vedrà sul palco due protagonisti degli anni d’oro della cosiddetta italian disco


Alessio Pompanin


Merano. «C’è voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti»: lo ammettiamo, è un plagio spudorato, una verità magnifica per la quale non ringrazieremo mai abbastanza l’autore, il Maestro, Franco Battiato, che l’ha messa in “La canzone dei vecchi amanti”. E a ben guardare, si è in tanti a poter condividere questa perla. Uno di questi, sicuramente, è Stefano Righi, torinese, che se guarda un po’ avanti, diciamo a fra un anno e un mese, vede i sessant’anni. Presentato così dice poco, ma presentato con il nome d’arte, Johnson Righeira, ecco che le cose cambiano. Eccome se cambiano. Perchè in coppia con Stefano Rota, alias Michael Righeira, su produzione dei geniali fratelli La Bionda, a inizio anni Ottanta, come “I Righeira”, realizzò un trittico di successi musicali estivi che, lo si voglia ammettere o no, sono nel cuore, dopo che nella vita e negli anni d’oro, di tanti, per non dire tantissimi, e non solo suoi coetanei. E non è giusto chiamarli tormentoni nel senso di tormenti, perchè fossero tali, di tormenti così vorremmo averne ogni giorno.

Del trittico “Vamos a la playa”, “No tengo dinero” e “L’estate sta finendo” (in ordine d’uscita, a partire dal 1983) il primo e il terzo pezzo sono storia d’Italia, non temiamo di essere bollati di sensazionalismo, è la semplice realtà. Non a caso solo pochi giorni fa, sabato, al Tg1 ha dato una virtuale medaglia ai Righeira nientemeno che Fiorello, dicendo a Vincenzo Mollica che il tormentone della sua vita è uno solo: “Vamos a la playa”.

Non bastasse, la riprova arriverà domani sera a Merano, dove Johnson Righeira, nell’ambito della rassegna Sere d’estate, si esibirà dalle ore 21 in piazza Terme, nell’evento intitolato «80 Stars». Stelle degli anni Ottanta. Plurale. Perchè? Semplice, perchè con Johnson Righeira ci sarà un altro personaggio che ha furoreggiato, un po’ di meno quanto a quantità e longevità dei successi musicali, un po’ di più quanto a bellezza (e nessuno dei due si offenda) con i Righeira: Tracy Spencer. Esatto, bravi, proprio quella di “Run to me”, sicuramente il pezzo che è rimasto nelle orecchie più di tutti, ma poi anche “Love is like a game” piuttosto che “Take me back”. Tracy Spencer, una delle creazioni di Claudio Cecchetto, vinse peraltro il Festivalbar del 1986 con “Run to me”.

Insomma, parlavamo solo pochi giorni fa dei remember, non proprio da programma tivù “Meteore” ma poco distante, e siamo di nuovo in pieno ritorno degli anni Ottanta musicali. Ritorno fino a un certo punto, comunque: perchè se è vero che Tracy Spencer è tornata solo in tempi recenti a esibirsi poggiando proprio sul discorso nostalgico, Johnson Righeira il settore dance e musicale in genere non lo ha mai abbandonato. Certo, è evidente che nelle esibizioni dei suoi sempre affollati tour il clou è rappresentato dai pezzi storici dei Righeira (che peraltro hanno avuto remix da parte di grandi della consolle, solo per dire), ma il suo lavoro in produzione è stato costante. Anche con collaborazioni notevoli, come nel 2011 quella con i Subsonica per il loro brano “Doppia dose” piuttosto che, forse più in linea con il dna scanzonato di Johnson-Stefano, la collaborazione, quest’anno, con “IPesci” per la cover di un pezzo mitico degli Skiantos, “Mi piaccion le sbarbine”.

Dunque, con un pizzico di nostalgia perchè certi anni non tornan più, domani sera a Merano in piazza Terme si potrà fare un tuffo negli Ottanta ma anche un’immersione nei ritmi italian-disco di oggigiorno.

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