Teatro Cristallo 

Marcelli oggi racconta la Zona Industriale

Bolzano. “Tutta tua la città”, il percorso culturale del Teatro Cristallo che fa scoprire ai cittadini la storia, i paesaggi, l’arte e l’architettura di Bolzano, questa volta si soffermerà sulla zona...



Bolzano. “Tutta tua la città”, il percorso culturale del Teatro Cristallo che fa scoprire ai cittadini la storia, i paesaggi, l’arte e l’architettura di Bolzano, questa volta si soffermerà sulla zona industriale, una lente sulla città. Sostare oggi nella zona industriale di Bolzano permette di leggere la storia della città, della sua popolazione, delle sue abitudini e della sua particolare e interessante pianificazione urbanistica. Il primo appuntamento del percorso è per oggi 26 settembre alle 18 con Ennio Marcelli: questa conferenza che vuole raccontare la Zona industriale dal periodo fascista in poi, avrà anche un focus particolare dedicato alle prime fabbriche industriali altoatesine ed è la prima tappa, propedeutica, del percorso, che troverà la sua conclusione con la camminata in via Lancia sabato 5 ottobre.

La conferenza di giovedì racconterà come per Bolzano il fascismo avesse la visione strategica di una città industriale di centomila abitanti la cui realizzazione fu affidata a Giuseppe Mastromattei, prefetto a Bolzano dal 1933 al 1940. Gli obiettivi del governo di allora erano essenzialmente due: il primo di natura economica, ovvero di industrializzare una provincia tradizionalmente agricola sfruttando in loco le grandi capacità di produzione di energia elettrica ed il secondo politico, di sovvertire la proporzione fra italiani e sudtirolesi nella città. Dalle diverse regioni d’Italia, e principalmente dal Veneto, immigrarono a Bolzano gli operai con le loro famiglie e per i nuovi cittadini furono costruiti due nuovi quartieri destinati ai lavoratori della Zona. L’inaugurazione avvenne nel dicembre 1936 e i primi stabilimenti iniziarono a produrre dal 1937. La produzione delle fabbriche bolzanine inizialmente fu orientata a sostenere l’autarchia e, durante la guerra, l’impegno bellico del Paese. Nel periodo dell’occupazione nazista gli stabilimenti furono sottoposti al controllo degli occupanti e obbligati a produrre per l’esercito tedesco. Nel dopoguerra le industrie locali seppero imporsi in campo internazionale per l’alta qualità della loro produzione.















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