Nel film rivive la conquista della mitica Cima Grande 

L’evento. A 150 anni dalla prima ascensione da parte di Grohmann, Salcher e Innerkofler, mercoledì sera a Dobbiaco si proietta il documentario celebrativo diretto da Reinhold Messner



Dobbiaco. Un secolo e mezzo, 150 anni di storia alpinistica nel Parco naturale delle Tre Cime, nelle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco. Il grande giorno si avvicina: il 21 agosto del 1869 il viennese Paul Grohmann, il carinziano Peter Salcher e lo scalpellino di Sesto Pusteria, Franz Innerkofler, scalarono per la prima volta la Cima Grande. Adesso, 150 anni dopo, dopodomani, il 21 agosto 2019, la zona delle 3 Cime accoglierà l'inaugurazione della “capsula del tempo” nei pressi del Rifugio Locatelli – Innerkofler, che conserverà per i prossimi 50 anni i desideri, le speranze e i sogni dei bambini delle Scuole elementari di Dobbiaco e Sesto. In serata, infine, si terrà la premiére cinematografica del film documentario «Die Grosse Zinne – La Cima Grande», nel Palaghiaccio di Dobbiaco, a partire dalle ore 20; la proiezione sarà in lingua tedesca con sottotitoli in italiano, poi martedì 27 agosto al Centro culturale Gustav Mahler (l’orario verrà poi comuicato).

Torniamo indietro, adesso, al mattino, all'Hotel Toblacherhof di Dobbiaco: è giunto il momento per tutti gli attori e i protagonisti di "entrare nella parte". Simon Messner distribuisce i costumi storici, fedeli agli originali. Dopodiché partenza per il Rifugio Auronzo. Da lì la troupe cinematografica raggiunge l’attacco della via alpinistica ai piedi della Cima Grande. Paul Grohmann, interpretato dall’altoatesino Anton Algrang, entra in scena. Un concentrato Reinhold Messner spiega agli attori come si immagina le scene. C'è una certa tensione nell'aria: riusciranno a terminare per tempo le riprese? Eravamo a un anno fa, ora, un anno dopo, il film è pronto e verrà proiettato per la prima volta al pubblico dopodomani sera, a ingresso gratuito. Saranno presenti sia il produttore Markus Frings che il regista Reinhold Messner.

Si torna indietro, insomma. L’importante storia alpinistica che continua tutt’oggi nelle Dolomiti, ha avuto i suoi esordi con la cordata composta da Paul Grohmann, Peter Salcher e Franz Innerkofler. Le loro imprese pionieristiche secondo le guide alpine Erwin Steiner, Kurt Stauder e Kathrin Tschurtschenthaler dell'Associazione turistica di Dobbiaco, hanno avuto grande rilevanza e meritavano di essere raccontate con un lavoro cinematografico. Il loro progetto è stato accolto a braccia aperte dal produttore Markus Frings, che è riuscito a coinvolgere per la regia lo stesso Reinhold Messner. Il risultato di questa collaborazione è stato la realizzazione di un documentario di 50 minuti in cui, con un susseguirsi di scene, è raccontato il fascino alpinistico delle Tre Cime nel corso del tempo. Vengono inoltre mostrate scene di altre imprese alpinistiche pionieristiche, come le famose vie Comici-Dimai, Dülfer o l'Hasse/Brandler. Secondo Messner, infatti, «solo alla Cima Grande, e nessun’altra montagna, è possibile rintracciare lo sviluppo dell'alpinismo dagli esordi fino ad oggi».















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