Roberto Vecchioni a Bolzano col nuovo album 

Il cantautore al Teatro Comunale. Già partite le prevendite per il concerto d’autunno “L’Infinito” vede duettare il musicista milanese con un altro “grande vecchio”: Francesco Guccini


Fabio Zamboni


Bolzano. Ritorna a Bolzano – e già sono state avviate le prevendite sul circuito Vivaticket e alla cassa del Teatro Comunale – uno dei mostri sacri del cantautorato italiano: il Comunale di piazza Verdi il 25 ottobre ospiterà un concerto di Roberto Vecchioni, tornato alla ribalta alla bella età di 76 anni con un nuovissimo album pieno di canzoni importanti, dedicate ad alcuni importanti personaggi della nostra epoca, da papa Francesco ad Alex Zanardi. Il cantautore milanese sarà sul palco del Comunale per iniziativa di Scoppio Spettacoli e Fiabamusic assieme alla sua band, per proporre dal vivo le nuove canzoni ma anche il meglio della sua produzione passata, in un progetto intitolato ”L’Infinito”, come l’ultimo album.

A distanza di cinque anni dal suo precedente lavoro discografico (“Io non appartengo più” del 2013), il nuovo album di Vecchioni racchiude dodici brani inediti, con musica e parole del cantautore, ma racchiude anche l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni nel singolo “Ti insegnerò a volare”, ispirato al grande pilota e conduttore televisivo Alex Zanardi, simbolo della resilienza.

Due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino”.

«Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni Settanta. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto.

Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco Guccini - che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta, e lo ringrazio ancora di esserci stato- , ha scelto di cantare con me».

Nell’album Vecchioni si ispira a Zanardi ma anche a Giulio Regeni, alla guerrigliera curda Ayse come a Leopardi, che l’autore accomuna nell’amore per la vita. Un disco nato dalle tante suggestioni letterarie del cantautore-professore.

“Per “Una notte, un viaggiatore” – racconta Vecchioni - ho preso come spunto il romanzo di Calvino dove le storie cominciano e non si sa mai come vanno a finire”.

sarà.

Il ’68 fa solo da sfondo, in realtà parlo di com’ero io in quel periodo, dei sogni e delle speranze che avevo.

Perché per me non esiste un “c’è stato” o un “ci sarà”: il mio orologio è fermo in un continuo presente, quello della mia anima e delle mie convinzioni.

Naturalmente non potevano mancare canzoni d’amore.

“Ogni canzone d’amore” (7) è un madrigale di una semplicità assoluta: mi divertiva l’idea che tutti i poeti del mondo, senza saperlo, avessero scritto d’amore per mia moglie.

L’altra canzone d’amore “Ma tu” (9), è su due piani e due tempi che s’intersecano, e due sono le donne: la prima e l’ultima. Enorme è la differenza tra un sentimento profondo e l’immagine di un sentimento ma entrambe hanno un loro posto nel cuore.

Roberto Vecchioni è nato a Milano il 25 giugno 1943 da genitori napoletani. Laureatosi in lettere antiche presso l’Università Cattolica di Milano, vi resterà ancora per due anni come assistente di “Storia delle religioni”. Prosegue poi per trent’anni la sua attività d’insegnante di greco, latino, italiano e storia nei licei classici, affiancata a quella di cantautore.

Il successo di pubblico arriva nel 1977 con l’album “Samarcanda” cui fanno seguito più di venti album e altrettante raccolte per una vendita totale che supera gli otto milioni di copie.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità