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Tra pace e ricordo: al passo del Tonale torna la Festa della Fratellanza

La manifestazione per ricordare la guerra combattuta tra Italia e Austria e per celebrare la ritrovata pace tra i due popoli giunge quest’anno alla sua quarantacinquesima edizione. Appuntamento domenica 28 agosto


Claudio Libera


VERMIGLIO. Si rinnova l’appuntamento con la Festa della Fratellanza a Passo Paradiso, giunta alla 45a edizione.

Organizzata dal Comune di Vermiglio, dall’Associazione Festa della Fratellanza e dal Museo Guerra Bianca, la manifestazione si terrà domenica 28 agosto a partire dalle 8.30 dalla stazione a valle della funivia per il ghiacciaio Presena al passo del Tonale.

La sfilata prenderà il via da Capanna Presena, con in testa la Banda di Ossana-Vermiglio, per arrivare al monumento alla Fratellanza dove la Messa sarà celebrata dal cappellano militare padre Giorgio Valentini e dal parroco di Vermiglio don Enrico Pret, con il coro “Santa Maria Assunta” di Tassullo. Al termine della celebrazione vi sarà la deposizione delle corone e la salva d’onore della Compagnia Schützen Val di Sole. Infine, gli interventi delle autorità.

La manifestazione nacque nel 1977 dall’intuizione di Emilio Serra e Kurt Steiner, con l’obiettivo di ricordare i Caduti in guerra e mettere al centro il valore dell’amicizia oltre i confini e le bandiere; un’eredità raccolta dopo la scomparsa di Emilio Serra, dal figlio Achille. Tra il 1915 e il 1918 i due eserciti, italiano e austriaco, si affrontarono in una estenuante guerra di posizione, in condizioni climatiche estreme, di cui ancora oggi troviamo le testimonianze.

Il primo scontro avvenne il 9 giugno 1915: l’attacco italiano venne respinto dalle linee austroungariche e la linea del fronte si attestò a Passo Paradiso, per là rimanere fino al 1918. Nel solo inverno 1916-1917, straordinariamente freddo e funestato da innumerevoli valanghe, sul fronte italo-austriaco che correva dallo Stelvio al Garda, morirono 30mila soldati. Nell’estate 1915, il paese di Vermiglio, già privato degli uomini inviati al fronte, venne evacuato nel campo profughi di Mitterndorf, nell’Austria superiore: gli sfollati furono 1.500 e di essi, 204 non fecero ritorno.

Oggi quegli eventi tragici hanno numerosi luoghi simbolo, uno è a Passo Paradiso e dal 1977 su intuizione di Emilio Serra e di Kurt Steiner è stato avviato sui luoghi della Guerra Bianca un comune percorso di pace.













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