«Alle piccole imprese la burocrazia costa 15 mila euro all’anno»

Corrarati: adempimenti, servono 380 ore nei dodici mesi «Provincia e Comuni accelerino con la digitalizzazione»



BOLZANO. La burocrazia? «Una tassa nascosta e pericolosa». Lo afferma il presidente degli artigiani Cna Alto Adige, Claudio Corrarati. Secondo l’Osservatorio Cna, per le imprese di piccole dimensioni siamo - come adempimenti che ogni azienda impiega a livello burocratico - a oltre 380 ore l’anno, con picchi ancora superiori in talune tipologie. In soldoni potremmo dire che ci aggiriamo attorno ai 15 mila euro per una piccola azienda. Insomma il costo di una persona pagata unicamente per assolvere a quanto richiesto dalle incombenze amministrative. Costi che nessuno ci ripaga e soprattutto non riconosciuti . Una vera e propria tassa nascosta».

Corrarati poi commenta il Paying Taxes 2016, rapporto appena pubblicato da Banca Mondiale e Pwc che analizza i livelli di tassazione e gli adempimenti burocratici in 189 Paesi del mondo e che colloca l’Italia al 137esimo posto: «Sono dati molto preoccupanti e altamente negativi soprattutto in considerazione del fatto che il modello di analisi utilizzato dai ricercatori è poco applicabile all’Italia; si basa infatti su un’impresa tipo di 60 dipendenti, che nel nostro Paese rappresenta meno dello 0,3 per cento della platea imprenditoriale. Se il modello tenesse conto della realtà, quindi, l’Italia sprofonderebbe ulteriormente fra i peggiori».

Lo stesso discorso, naturalmente peggiorativo, si può fare, secondo gli artigiani, sui pagamenti. Sempre nel rapporto Paying Taxes, in Italia sarebbero 14 all’anno. Per l’Osservatorio Cna sulla tassazione delle piccole imprese (che si concentra su un’impresa personale con cinque dipendenti, molto più vicina alla realtà del nostro Paese) sono, invece, 56.»

Lo studio della Banca Mondiale evidenzia anche il calo delle ore per gli adempimenti dovuto, soprattutto, ai processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e all’introduzione dei pagamenti elettronici.

«Va ricordato, invece - prosegue Corrarati - che in Italia, secondo una indagine della Cna, due imprese su tre non riescono ancora a espletare telematicamente gli adempimenti richiesti e che il 53 per cento delle imprese giudica inadeguato il livello di informatizzazione pubblica».

Il sunto finale? «È necessaria una maggiore spinta all’attuazione dell’Agenda digitale e alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, per eliminare alcuni adempimenti e restituire alle imprese tempo prezioso. Questa spinta può e deve iniziare anche a livello locale dove Province e Comuni possono e devono procedere con una riforma celere del sistema, permettendo a imprese e cittadini di perdere il minor tempo possibile per espletare ogni incombenza burocratica. Se ne parla oramai da troppo tempo e ad oggi pochi sono i risultati».













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