«Alto Adige come cerniera tra culture ed economie»

Il presidente Vincenzo Boccia: mercati mondiali, l’Italia ha potenzialità di rilievo Circa 500 studenti ad ascoltare gli imprenditori, ma anche i giovani già al lavoro


di Renato Brianti


BOLZANO. Incontro fra le imprese e i giovani ieri nell’Aula magna della Lub per la 23° edizione di Orientagiovani, su organizzazione di Confindustria. Nel motto della conferenza: connessione, creatività, competenza e competitività per lanciare i giovani nel mondo dell’industria moderna. Grande affluenza e soprattutto grande partecipazione di circa 500 ragazzi presenti che si sono sentiti direttamente coinvolti. Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: “L’Alto Adige è un’isola felice e un modello, con un gruppo dirigente della nostra associazione molto attivo e di cui siamo orgogliosi. Non è più una terra di confine ma di cerniera fra le culture e le economie. Il mondo cambia nelle sue criticità nel bene e nel male ma come imprenditori dobbiamo fare i conti con le potenzialità, quello che diciamo è: essere pessimisti nelle previsioni ma ottimisti nelle aspettative». «I mercati globali sono mercati di nicchia e sono i mercati per noi italiani - conclude - dobbiamo lavorare sulle potenzialità del Paese che sono rilevanti». Apertura lavori con un messaggio del presidente della Repubblica. «Il sistema scolastico e universitario svolge un ruolo di primo piano nella transizione verso l’economia digitale, l’offerta di percorsi formativi tecnologici con competenze trasversali può facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro e l’alternanza scuola-lavoro può aiutare i ragazzi a testare le proprie attitudini avvicinandosi alla realtà del mondo produttivo. Per questo si rende necessaria una preparazione solida e multidisciplinare», così Sergio Mattarella.

Un format che nell’arco della giornata ha contribuito ad aggiungere un’altro motto: il coraggio. È questo che si richiede ai ragazzi di oggi per diventare competitivi, il coraggio di buttarsi nei propri progetti, il coraggio di dare luce alle proprie idee e ai propri sogni con la competenza per rendere questi sogni realtà. Secondo la Banca mondiale il 60% dei giovani che entreranno nel prossimo decennio nel lavoro svolgerà mestieri che ancora non esistono, molti dei quali nel settore digitale e tecnologico. La velocità di cambiamento renderà il passaggio fra la formazione e il lavoro molto difficile se entrambe non lavoreranno in sinergia.

Questo se da un lato impone una formazione snella e al passo con i tempi, dall’altro richiede, da parte delle aziende, un certo coraggio nel puntare su giovani che ancora devono crescere. «Il successo di un’impresa dipende dalle sue persone - dice Stefan Rubner (presidente di Rubner Holding) - per innovare bisogna per forza essere creativi; produciamo alta tecnologia ma la associamo ad un gusto del bello che rende i nostri prodotti differenti, la creatività di questi ragazzi servirà a sviluppare i nuovi progetti». Riprende la palla lanciata dal presidente Mattarella, Stefan Pan (presidente Assoimprenditori), per il quale: “La formazione duale dà all’azienda la possibilità di valutare direttamente le competenze dello studente mentre quest’ultimo può capire se questo percorso è quello adatto al proprio futuro. Questa formazione nell’Alto Adige occupa il 40% dei giovani tra i 15 e i 24 anni, il tasso di occupazione giovanile da noi è doppio rispetto a quello nazionale anche per questo». «È un sistema che funziona - conclude Pan - e qui oggi, i giovani possono scoprire quanti posti di lavoro interessanti offra l’industria». Oltre ai numerosi giovani la manifestazione, condotta da Simone Annichiarico e Stefania Bondavalli, ha visto succedersi sul palco, fra gli altri, Heiner Oberrrauch (Oberalp-Salewa), Paolo Lugli (rettore Lub), Mariuccia Teroni (FacilityLive), Alessandro Coppola (General Electric), Cesare Da Col (App Inventor), Gabriele Esposito (X-Factor).













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