«Aziende, il capoluogo ha costi troppo alti»

«L’Alto Adige è ben messo sul piano dell’occupazione, anche se restano zone d’ombra. Ma il problema è Bolzano, dove la media dei dati provinciali non è quasi mai mantenuta». Cna insiste dunque sul...



«L’Alto Adige è ben messo sul piano dell’occupazione, anche se restano zone d’ombra. Ma il problema è Bolzano, dove la media dei dati provinciali non è quasi mai mantenuta». Cna insiste dunque sul fronte urbano del lavoro. Tanto che il suo presidente non molla sulla definizione, a lui cara, di "Bolzano zona disagiata" per tratteggiare una situazione che pone il capoluogo in coda rispetto allo sviluppo tendenziale del territorio. "A Bolzano c’è più disoccupazione se guardiamo al resto dell’Alto Adige - chiarisce Claudio Corrarati - le imprese fanno più fatica perché i costi soprattutto degli affitti sono fuori norma. Per cui chi lavora o guida una piccola impresa qui è sfavorito rispetto a un suo collega fuori...". È una delle ragioni , questa, che hanno spinto Cna ad avviare un modello tutto particolare di coworking, puntando proprio a affievolire le criticità cittadine. «Insomma è inutile che ce la raccontiamo - aggiunge il presidente Cna - a Bolzano è più complicato che altrove vivere e creare lavoro. A meno che non si sia legati al pubblico, al Comune o alla Provincia. Le aziende private devono faticare e affrontare spese sempre maggiori: per cui la risposta non poteva venire che dall’associazione di categoria». (p.c.)















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