Economia

Cassa di Risparmio di Bolzano, offerta d’acquisto per la Banca di Cividale

L’istituto altoatesino è già azionista con una quota del 17,09% ma ora vuole tutte le azioni a un prezzo di 6,50 euro



BOLZANO. La Cassa di Risparmio di Bolzano ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banca di Cividale S.p.A. - Società Benefit, con sede a Cividale del Friuli di cui l'istituto di credito altoatesino è già azionista con una quota del 17,09%.

L'offerta pubblica di acquisto riguarda anche la totalità dei "Warrant" di Banca di Cividale S.p.A.

Carispa riconoscerà un corrispettivo unitario pari, per ciascuna azione, a 6,50 euro e, per ciascun "Warrant", a 0,1575 euro.

«L'ampliamento del proprio gruppo bancario a CiviBank, naturale partner per caratteristiche e vocazione - spiega la Cassa di Risparmio in una nota - consente di perseguire con la massima efficacia il disegno strategico di creare un gruppo bancario indipendente fortemente radicato nel Nord Est».

L'obiettivo dell'operazione, è, quindi, «perseguire un significativo miglioramento del posizionamento strategico proprio e di CiviBank, realizzando un'operazione di consolidamento in grado di posizionare il nuovo gruppo bancario come primo operatore creditizio indipendente con sede nel Nord Est collocandosi,con impieghi di circa 10 miliardi di euro e una raccolta complessiva di oltre 15 miliardi sulla base dei dati al 30 giugno 2021, tra i primi cinque attori operanti nei territori di riferimento».













Altre notizie

Elezioni

Comunali a Laives, 180 candidati in 12 liste

Sei in lizza per fare il sindaco: Claudia Furlani, Sara Endrizzi, Giovanni Seppi, Emilio Corea, Matteo Gazzini e Bruno Ceschini. Uniti per Laives (34) si conferma la lista più nutrita, M5s e Team K (8) le più scarne


Massimiliano Bona
Il funerale

L'ultimo saluto a don Cristelli, il prete "scomodo"

Una folla a Miola di Piné per l'addio al prete giornalista interprete del Concilio Vaticano II. Fu vicario parrocchiale a Oltrisarco e poi tra i fondatori del sindacato regionale dei giornalisti. Il vescovo di Trento Lauro Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

 

 

Attualità