Cassa di risparmio, i vertici: siamo pronti a risalire la china

Brandstätter: un imperativo le coperture sui rischi di credito Calabrò: «Vogliamo tornare al più presto alla redditività»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Passata l’assemblea con l’approvazione del bilancio 2014 (rosso da 231 milioni di euro) e della delega al cda per l’aumento di capitale da 270 milioni di euro, i vertici di Carispa sono pronti a guardare avanti. Attraverso il piano strategico si vuole rimettere in sesto la Cassa di risparmio, riconquistando la fiducia delle migliaia di piccoli azionisti che in assemblea non hanno mancato di mostrare le proprie perplessità. La parola d’ordine è «ripartenza».

«L'assemblea di approvazione del bilancio è il momento più importante di confronto fra gli azionisti e i vertici aziendali. L'approvazione dei conti 2014 è sicuramente un passaggio che lascia il segno, e la nostra banca vuole però, con questo atto, girare pagina e guardare avanti. Il consiglio di amministrazione ha effettuato nel suo primo anno dall'insediamento un importante lavoro avente l'obiettivo di dotare la banca di adeguate coperture sui rischi di credito», sottolineano il presidente Gerhard Brandstätter ed il suo vice Carlo Costa.

«Gli accantonamenti effettuati per raggiungere questo scopo hanno influenzato pesantemente i risultati dell'esercizio, ma pongono le basi per guardare al futuro con maggiore fiducia. L'assemblea ha anche approvato la delega conferita al consiglio di amministrazione per avviare il percorso di aumento di capitale che potrà essere realizzato presumibilmente nel secondo semestre 2015 dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte degli organi di vigilanza», ancora Brandstätter e Costa.

Poi l’aumento di capitale. «La Fondazione Cassa di risparmio di Bolzano, dopo aver ricevuto la formale autorizzazione da parte del ministero dell'Economia e delle finanze, ha eseguito un primo versamento di 120 milioni di euro che rappresenta un acconto dell'operazione di aumento di capitale per la quale la Fondazione ha deliberato di voler partecipare per un importo fino alla concorrenza massima di 200 milioni di euro. Questo primo versamento ha un doppio valore: testimonia l'impegno tempestivo della Fondazione nel voler fare subito la propria parte e dare un primo contributo al rafforzamento, e consente di ripristinare gli indicatori patrimoniali che erano stati erosi dal risultato economico 2014. È un segnale forte per dare anche tranquillità agli altri azionisti», spiegano Gerhard Brandstätter e Carlo Costa.

«Siamo pronti a ripartire: abbiamo le coperture sui crediti che hanno raggiunto i livelli delle banche più virtuose del panorama creditizio italiano. Stiamo affinando il nuovo piano industriale che verrà presentato entro i prossimi due mesi. La banca ha comunque già attivato nel primo trimestre 2015 alcune nuove iniziative commerciali e in particolare si registrano ottimi risultati nel risparmio gestito che consolidano e superano le già buone performance dell'anno precedente in questo specifico comparto», dichiara il direttore generale e neo ad, Nicola Calabrò.

«La "nuova" Cassa di risparmio che abbiamo in mente sarà una banca più moderna e attenta alle esigenze del cliente. Il percorso di rinnovamento sarà una sfida impegnativa, ma contiamo di realizzarla per far tornare al più presto la banca a esprimere una redditività con risultati sostenibili anche a medio lungo termine», chiude Calabrò.













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