Dipendenti Alperia, una festa di Natale da oltre 140 mila euro

Un migliaio i lavoratori delle due ex aziende Sel e Aew Circa 40 mila euro solo per l’affitto del Kursaal di Merano


di Maurizio Dallago


BOLZANO. D’accordo, un regalino di Natale non si nega a nessuno. Ma la festa natalizia 2015 per i dipendenti non è stata certo delle più a buon prezzo, visto che nell’insieme è costata 140 mila euro. A cui aggiungerne altri 10 mila, ma solo per i lavoratori ex Sel che si sono stati omaggiati di un pacco-dono (generi alimentari) da 32 euro l’uno. Moltiplicato per i 360 addetti della società energetica confluita in Alperia Spa dopo la fusione con Azienda energetica (Aew) un’ulteriore aggravio, appunto, di circa diecimila euro. Chissà che invidia da parte dei dipendenti di quest’ultima società. Si sono dovuti «accontentare» della sola festa di Natale al Kursaal di Merano. In soldoni 140 euro a testa per la spesa «festaiola», visto che le risorse umane complessive della società energetica provinciale (mano pubblica) sono di mille unità.

Dati che escono dalla risposta dell’assessore provinciale Theiner ad un’interrogazione della consigliera dei Freiheitlichen, Ulli Mair. Elencate tutte le singole voci di spesa. Subito da dire che «Sel e Aew avevano deciso di organizzare insieme la tradizionale festa di Natale», già in programma per ognuna delle due società, «utilizzando voci di spesa già a bilancio 2015». Tanti i dipendenti di Alperia - un migliaio - così che la scelta è caduta sul Kursaal di Merano: «Poche le sale capienti in tutta la provincia».

Ed allora per l’affitto del Kursaal e locali annessi sono stati necessari 41 mila euro, a cui aggiungerne 57.550 per il catering ed il servizio bar. Circa 10 mila per l’organizzazione dell’evento ed altri 20 mila tra tecnici luci, sicurezza, gruppo musicale, hostess ed uno show di luci. Aggiungi 2.800 euro per il trasporto in bus dei dipendenti da tutta la provincia ed altri 8.600 euro per gadget e materiali di comunicazione e così si arriva ai 140 mila euro complessivi.

E c’è chi spiegava, ieri, che «non si bada a spese neppure per i nuovi arredi dei dirigenti (non per tutti) nella sede in via Dodiciville». Così il consigliere comunale di Bolzano (socialista, eletto nellla lista Pd) Claudio Della Ratta. Tutto in tempi di «vacche magre», leggi dividendi ridotti a Bolzano e Merano.













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