BOLZANO. La Doppelmayr/Garaventa, sorta nel 2002 dalla fusione di due costruttori funiviari di antica tradizione, va a gonfie vele. Le cifre stanno a dimostrarlo. Il fatturato del gruppo italo-svizzero si attesta sugli 850 milioni di euro di fatturato, cinquanta sono i milioni di euro che riguardano la sede in zona industriale di Lana. Sono 120 i dipendenti del gruppo, una cinquantina quelli occupati nel Burgraviato.

La Doppelmayr ha presentato, ieri mattina a Lana, l'ultimo suo gioiello, la funivia che arriva fino a 3.500 metri di quota sul Monte Bianco. Ma sta anche lavorando per completare un altro impianto a fune, la funivia che da Alba di Canazei sale fino al Belvedere. L'opera sarà completata per l'inizio della prossima stagione bianca. Una azienda, la Doppelmayr/Garaventa, che ha stabilimenti di produzione e rappresentanze di vendita in più di 36 Paesi nel mondo, che ha realizzato finora 14.400 impianti a fune per conto di clienti provenienti da 88 nazioni del mondo.

Ieri mattina, nel capannone della sede di Lana, è stata presentata ufficialmente la "Skyway Monte Bianco" che collega Courmayeur a Punta Heilbronner tramite due tronconi. La funivia ha un tracciato di 4.3 chilometri ed è considerata un capolavoro ingegneristico unico al mondo. Le stazioni sono in vetro ed acciaio, il concetto di sostenibilità è finalizzato all'autonomia energetica, la capacità di trasporto è di 800 persone all'ora nel primo tronco, di 6oo nel secondo, i tempi di salita sono di 4 minuti nel primo tratto e di circa 5 minuti nel secondo. La nuova funivia - il costo complessivo è stato di 120 milioni di euro - è stata realizzata in quattro anni di lavoro. Nei vari cantieri, in quota, hanno lavorato oltre 300 persone fra ingegneri, operai, addetti alla logistica e montatori di funivie. Per loro ha avuto parole di elogio l'amministratore delegato di Doppelmayr Italia Othmar Eisath che ha ringraziato pubblicamente il progettista Dino Veronesi, il responsabile del progetto Hannes Pircher «e tutto il personale altoatesino, capace di realizzare un'opera che non ha eguali almeno all'interno del nostro gruppo».

Eisath ha ricordato poi le caratteristiche della funivia (sarà inaugurata a breve dal presidente del consiglio Matteo Renzi) a cominciare dalla cabine che sono sferiche e ruotano durante il viaggio a 360 gradi per consentire ai viaggiatori di godere del panorama. All'interno poi vetri e pavimento sono riscaldati, una telecamera sotto il pavimento proietta informazioni utili ai passeggeri; ogni cabina è in grado di trasportare, su un serbatoio, tremila litri d'acqua che vengono utilizzati nelle stazioni superiori. Le stazioni si autoproducono il fabbisogno energetico grazie ad ampie superfici fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con recupero di calore; inoltre l'energia generata dalla cabine in fase di carico in discesa viene immessa in rete. Fra le chicche tecnologiche del progetto c'è anche il sostegno di funivia più alto al mondo: senza considerare l'ancoraggio al suolo svetta per 110 metri.

Un gioiello tecnologico la "Skyway Monte Bianco" realizzato da Doppelmayr Italia: lo hanno sottolineato anche l'assessore provinciale ai trasporti Florian Mussner (che ha voluto evidenziare anche il ruolo prezioso svolto dalla Doppelmayr in questo specifico settore) ed il sindaco di Lana Harald Stauder più che mai soddisfatto dei progressi compiuti negli anni dalla Doppelmayr.(e.d.)