BOLZANO. «L'Unione europea deve fissare un tetto massimo al prezzo del gas e slegarlo dal prezzo dell'energia elettrica. Solo in questo modo nei prossimi mesi sarà possibile contenere gli oneri per l'economia». Lo afferma Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano, per ridurre le incertezze per le aziende esportatrici altoatesine. «Il notevole aumento del prezzo del gas e dell'energia elettrica grava fortemente sulle aziende esportatrici in quanto si riflette interamente sui costi di produzione» osserva una nota dell'ente camerale che rileva come l'assenza di manovre correttive potrebbe assecondare una controtendenza negativa dopo che «negli ultimi anni le esportazioni di merci dall'Alto Adige sono aumentate costantemente e anche negli ultimi due trimestri si registra un'ulteriore crescita significativa».

All’allarme si unisce Harald Oberrauch, vicepresidente di Assoimprenditori: «Servono interventi immediati: sburocratizzazione per modelli di autoconsumo sia per l'elettricità che per il biogas, tetto al prezzo del gas, disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità da quello dell'energia, sospensione temporanea degli Ets sono le misure più urgenti da attuare a livello europeo».

Contrastare il caro energia servirà per prevenire possibili effetti negativi sull'export dell'Alto Adige. «Il successo dell'industria altoatesina sui mercati internazionali conferma il decisivo contributo che le imprese esportatrici danno all'economia e alla società locale in termini di valore aggiunto, imposte versate e di occupazione di alta qualità. Ma si tratta di un successo che non possiamo dare per scontato» sottolinea Oberrauch commentando il dato delle esportazioni nel primo semestre 2022.

«Le imprese altoatesine hanno messo a segno un nuovo record: nei primi sei mesi dell'anno l'export è cresciuto del 13,6 per cento superando il valore di 3,2 miliardi di euro» sottolinea una nota di Assoimprenditori, richiamando gli ultimi bollettini statistici.