Bolzano. La provincia di Bolzano è sotto la media nazionale ed europea per spesa in ricerca e sviluppo nel settore pubblico, innovazioni di vendita/aziendali, istruzione terziaria, nella collaborazione tra Pmi innovative. Non molto diversa la situazione di Trento. Per quanto riguarda il numero dei manager continua il calo comunque meno forte di quello registrato a livello nazionale: in Alto Adige - l’ultimo dato è del 2017 - sono 746, di cui 692 uomini e 54 donne. Per quanto concerne gli uomini la diminuzione è stata dell’1,1%; mentre le donne, benché siano ancora poche, crescono del 5,9%.

Sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’assemblea e del precongresso di Manageritalia del Trentino-Alto Adige che si è svolta, venerdì a Mezzocorona, presso la sede della Cassa rurale.

L’innovazione tecnologica

«Vogliamo – ha detto Franco Tomasi, presidente Manageritalia Trentino Alto Adige aprendo i lavori – come manager portare tutti i vantaggi dell’innovazione tecnologica, anche quella digitale e legata all’intelligenza artificiale, nelle nostre aziende e filiere, ma dobbiamo poi contaminare tutto il territorio. Dobbiamo farlo per noi stessi, per le nostre aziende, oltre che per avere un ecosistema e dei lavoratori che possano trarre il meglio dalle profonde trasformazioni in atto. Svilupperemo ancora maggiori sinergie con istituzioni e organizzazioni perché questo avvenga e ne traggano tutti vantaggi».

L’avvocato Enzo Pisa, socio dello Studio legale Menichetti, ha evidenziato come “i dirigenti abbiano il compito di puntare sulle abilità dei singoli che non potranno mai essere delle macchine, pur intelligenti che esse siano. Quindi, prima innovare e formare continuamente se stessi e poi coinvolgere in questo sviluppo professionale continuo tutti i collaboratori”.

Le sinergie

Andrea Simoni, segretario generale Fondazione Bruno Kessler, ha parlato di sinergie: «Oggi non c’è un cambiamento, ci sono tanti e diversi cambiamenti che convivono e si scontrano con resistenze e aspetti della nostra vita lavorativa e personale consolidati. Dobbiamo aumentare la sinergia sul territorio e tra i territori. Noi, anche grazie alla capacità dei manager nel tessere relazioni e vedere nuovi prodotti/servizi e modelli di business, stiamo lavorando da tempo con varie aziende, tra queste Dedagroup, creando e portando a terra l’innovazione. Vogliamo farlo ancora di più e con più condivisione».

All’assemblea dei manager è intervenuto anche Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Trento: «La Provincia non deve creare posti di lavoro, ma deve creare le condizioni ottimali perché il contesto e il territorio offrano terreno fertile per fare impresa. Per farlo dobbiamo dialogare con tutti gli attori e favorire la loro sinergia e collaborazione. Un esempio in tal senso è il recente Forum della ricerca che ha connesso ancor meglio gli attori e condiviso delle linee guida sulle quali lavorare insieme nei prossimi anni. Ci attendiamo tanto anche dai manager e dalla loro organizzazione Manageritalia Trentino Alto Adige, che può darci il polso del mercato e aiutarci a tessere relazioni, uno dei compiti principali del management».

Il nuovo patto

Ha concluso i lavori il presidente dell’Associazione Franco Tomasi: «L’impegno di Manageritalia e dei nostri manager sul territorio e per il territorio anche fuori dalle aziende è già ricco di azioni in vari campi, ma lo rafforzeremo ulteriormente anche sul piano sociale e per una vera sostenibilità firmando a breve un vero e proprio patto, “LimPatto dei manager di Manageritalia Trentino Alto Adige”: lo sottoscriveremo assieme alla politica e alle istituzioni. Anche questo serve per crescere e per cogliere il meglio dallo sviluppo».

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