«I ritardi nei pagamenti soffocano le imprese»

Il presidente Cna: piccole aziende, serve un programma di misure straordinarie Anticipi attraverso fondi di rotazione tra le proposte rivolte a Palazzo Widmann


di Maurizio Dallago


BOLZANO. I ritardi nei pagamenti a tutti i livelli stanno mettendo in ginocchio soprattutto le piccole e medie imprese. La denuncia arriva dagli artigiani Cna. «Ogni giorno arrivano in associazione artigiani che, disperati, chiedono un aiuto per la meno a trattare con le banche, per evitare guai peggiori», sottolinea il presidente Cna Alto Adige, Claudio Corrarati.

«Si arriva anche a pagamenti di fatture che arrivano anche 4-5 mesi dopo il termine dei lavoro. Questo ritardo nel pubblico è dato dalla sommatoria di più scadenze interne quali i controlli intermedi per gli assolvimenti burocratici delle nostre aziende da dimostrare con la presentazione di troppe e troppe carte», afferma Corrarati. Anche nel privato le cose non cambiano , anzi peggiorano «con un’esagerata abitudine al blocco dei pagamenti su prestazioni e forniture completate e consegnate». Corrarati evidenzia come, con questo sistema, si moltiplichino i casi che «frequentemente sfociano in default».

Ufficialmente tra ottobre e dicembre le aziende hanno regolato in media le proprie fatture in oltre 85 giorni, con un incremento dei ritardi gravi che riguarda tutte le fasce dimensionali d'impresa.

«Necessita mettere mano ad un programma straordinario di misure anche a livello provinciale per aiutare le aziende a superare questo momento difficile. Inoltre serve che gli istituti di credito concedano in questa fase maggiore credibilità alle aziende, dilazionando maggiormente gli impegni fissi assunti dalle stesse verso le banche per investimenti precedentemente effettuati. In momenti di difficoltà straordinaria, servono provvedimenti straordinari anche a breve termine e di durata definita», ancora il presidente degli artigiani Cna.

Anticipi di pagamenti attraverso fondi di rotazione, dilazionare rate mutuo o leasing convenzionati con la Provincia, sollecitare pagamenti veloci da parte delle amministrazioni pubbliche attraverso una semplificazione immediata della burocrazia, sono le richieste forti che gli artigiani Cna lanciano per provare a tamponare questa situazione grave ed in continua evoluzione. «Oggi i ritardati pagamenti sono il punto centrale dove l’economia trova le sue vere difficoltà, mettendo le aziende una contro l’altra. Paradossalmente in questa fase di crisi, oltre a calare il lavoro, il primo vero problema è riuscire a fare fronte agli impegni economici assunti. E allora avanti con le cause e con il ricorso alle vie legali, creando ulteriori tensioni tra le parti, ma non raggiungendo spesso l’effetto voluto», dichiara Claudio Corrarati. Quest’ultimo porta poi, a sostegno della sue tesi, una serie di dati sul mondo delle imprese. «A volte fa più notizia sentire di una fabbrica che chiude o mette in cassa integrazione 60-100 dipendenti che non invece ricordare come moltissime piccole aziende oggi fanno fatica proprio per la difficoltà sul credito e per il ritardo dei pagamenti. Il volume di credito erogato dalle banche alle imprese (dati Camera di commercio) ha subito solo tra il 2011 e il 2012 una riduzione del 3 per cento. Il 2013 sta seguendo lo stesso iter con la difficoltà di liquidità per le nostre aziende e la conseguenza “morte silenziosa” delle stesse», spiega Corrarati.

Da qui la richiesta di «azioni concrete e immediate per non sradicare dal territorio quel terreno fertile e necessario per l’economia altoatesina formata dalla piccole aziende».













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