«In Alto Adige non è un Ferragosto da tutto esaurito»

Pinzger: in questi giorni disponibili camere di ogni categoria Rispetto ad altre realtà ci manca la clientela internazionale


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Non è un Ferragosto da tutto esaurito nelle strutture ricettive altoatesine. Non da piangersi addosso per gli operatori del settore, perchè la clientela non manca. Ma, come afferma il presidente dell’Unione albergatori (Hgv), Manfred Pinzger «anche in questo fine settimana si trova disponibilità in tutte le categorie di camere». Certo, dipende da zona a zona, «ma anche in aree come l’alta Venosta o l’alta Pusteria è possibile trovare ospitalità pure a Ferragosto», ancora Pinzger.

È la realtà turistica in questi giorni in Alto Adige. Con alcuni trend che sono ormai consolidati. «La vacanza dura sempre di meno e la si prenota all’ultimo momento, magari dando un occhio alle previsioni meteorologiche e ciò vale soprattutto per il turista italiano, mentre - di norma - i germanici pianificano con più regolarità, forse anche perché il viaggio per arrivare in provincia di Bolzano è un po’ più lungo, rispetto a chi viene da Lombardia o Veneto», evidenzia il presidente dell’Hgv.

Manca qualcosa all’Alto Adige in tema di turismo? «Ci manca la clientela internazionale, come invece sanno fare bene in realtà come il cantone dei Grigioni in Svizzera o il Salisburghese in Austria», risponde Manfred Pinzger.

Comunque sia il comparto turistico resta uno dei settori trainanti dell’economia altoatesina. I dati della scorsa estate parlano chiaro. Da maggio sino ad ottobre 2015 si erano registrate 18,3 milioni di presenze, vale a dire un aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il numero di arrivi invece era aumentato del 6,9%, raggiungendo quota 3,9 milioni. Nella stagione estiva 2015 sia gli arrivi che le presenze avevano registrato i valori assoluti massimi storici. L’analisi a livello territoriale mostrava che, rispetto alla stagione estiva 2014, nei consorzi turistici Plan de Corones, Alta Badia, Alta Val Pusteria e Val Gardena si era registrato il maggior aumento sia di arrivi che di presenze. Le sole presenze invece erano aumentate ovunque, con l’unica eccezione di Bolzano Vigneti e Dolomiti, che segnalava una lieve flessione. Il consorzio turistico Plan de Corones registrava, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’aumento maggiore di presenze (+8,0%), mentre il consorzio turistico Merano e dintorni con più di 5,3 milioni, contava il maggior numero di presenze in stagione.

La durata media di permanenza degli ospiti nella stagione estiva 2015 era calata a 4,7 giorni. Nei consorzi turistici Alpe di Siusi, Val Gardena e Merano e dintorni il turista soggiornava invece più a lungo (5,4 giorni e 5,3 giorni). «Adesso vediamo come proseguirà la stagione estiva in corso e poi potremmo trarre delle conclusioni», chiude Pinzger.













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