Inflazione, a Bolzano è record nazionale 

Ad agosto prezzi rincarati del 2,4%. Codacons e Unione consumatori: il Trentino Alto Adige è la regione più cara



BOLZANO. È allarme prezzi in Trentino Alto Adige. Lo affermano l’Unione nazionale consumatori e il Codacons, commentando i dati definitivi sull’inflazione diffusi nella giornata di ieri dall’Istat e relativi al mese di agosto.

«In Trentino Alto Adige si registra ancora una volta la più elevata crescita dei prezzi rispetto al resto d’Italia, con il tasso di inflazione al 2% contro una media nazionale dell’1,6%», afferma il presidente Carlo Rienzi. Il record nazionale per il caro-prezzi spetta a Bolzano, con i listini che ad agosto hanno segnato un aumento del +2,4%. Ciò significa che la famiglia tipo residente in Trentino Alto Adige presa ad esame dall’Istat spende su base annua 733 euro in più rispetto allo scorso anno a causa del forte incremento dei listini. Va ancora peggio ad una famiglia residente a Bolzano, che subisce una stangata da +985 euro annui causata dall’inflazione record.

Differenze enormi con la regione più economica che è risultata la Basilicata: a Potenza i prezzi crescono ad agosto solo dello 0,7%, determinando un rincaro di 171 euro a nucleo familiare, considerata la spesa media annua per consumi delle famiglie residenti nelle varie regioni d’Italia.

«In definitiva – denuncia il presidente Codacons – una famiglia che vive a Bolzano spende oggi 814 euro in più su base annua rispetto ad un nucleo residente a Potenza, a causa dell’inflazione più alta d’Italia».

L'Istat ha reso noti i dati dell'inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali anche l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato il podio delle regioni e delle città più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. Anche secondo lo studio dell'associazione di consumatori, in testa alla graduatoria dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, in termini di maggior spesa, si conferma Bolzano che, con un'inflazione del 2,4%, ha la maggior spesa supplementare, equivalente, per una famiglia tipo, a 798 euro su base annua.

Al secondo posto, Reggio Emilia dove il rialzo dei prezzi del 2,4% determina un aumento del costo della vita, per la famiglia media, pari a 673 euro, terza Ravenna, dove l'inflazione del 2,3% comporta un aggravio annuo di spesa di 645 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di rincari, ancora una volta, il Trentino Alto Adige, dove l'inflazione al 2% significa, per una famiglia tipo, una batosta pari a 566 euro su base annua.

Segue l'Emilia Romagna, dove l'incremento dei prezzi pari all'1,9% implica un'impennata del costo della vita pari a 517 euro, terzo il Piemonte, dove l'inflazione dell'1,9% genera una spesa annua supplementare di 485 euro. (da.pa)













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