L’Apa: «Le merci su rotaia? Prima serve l’Eurotunnel»

Morandell: meglio usare gli autocarri fino a quando la galleria non sarà pronta «Sbagliato anche introdurre il divieto di transito settoriale come in Tirolo»



BOLZANO. Trasporto merci su rotaia? Sì, ma solo dopo che sarà completato l’Eurotunnel. Ovvero, ancora per una decina d’anni. La richiesta arriva dai trasportatori di merci dell’Apa, contrari anche al divieto di transito settoriale (limiti a determinate tipologie merceologiche) che verrà introdotto in Tirolo nel prossimo autunno. L’obiettivo dei tirolesi è quello di migliorare la qualità dell’aria. Ma la misura in oggetto viene aspramente criticata dai trasportatori di merci altoatesini. «Anche una recente analisi di Ökoscience Ag ha confermato che questo intervento non servirà per condurre all’auspicata riduzione di emissioni», spiega il presidente facente funzioni dei trasportatori di merci lvh.apa, Elmar Morandell. «Soltanto il 3% delle emissioni è destinato ad essere eliminato con la reintroduzione del divieto di transito settoriale, mentre una diminuzione del 15% si potrebbe concretizzare ad esempio con una riduzione del limite di velocità a 100 km/h. Questo è quanto emerso da un’analisi degli esperti di settore svizzeri di Ökoscience in merito al divieto che si vuole riproporre in Tirolo.

«Proprio per questa ragione non ha alcun senso impedire il transito ad un gran numero di materiali, mettendo così nuovamente a rischio la sopravvivenza di numerose imprese di trasporto», ancora Morandell. L’ambito su cui investire dovrebbe essere piuttosto quello relativo ad uno sfruttamento completo della RoLa (trasporto di camion su treni merci). «A questa opportunità sono legati tuttavia anche maggiori investimenti burocratici e di spesa. - aggiunge l’esponente Apa - Al contempo, considerata l’elevata pressione dei prezzi, esiste il rischio concreto che sempre più imprese dell’Europa dell’est ottengano gli incarichi: nonostante il sovrapprezzo della RoLa, i più ridotti costi del personale permettono infatti a tali ditte di proporre il medesimo prezzo dei trasportatori locali che viaggiano su strada».

«Fino a quando il tunnel di base del Brennero non sarà terminato, la migliore soluzione resta quella di continuare a trasportare le merci con gli autocarri, puntando solo successivamente sulla rotaia», chiude Morandell.













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