trasporti

La Camera di commercio di Bolzano insiste: abolire il divieto di transito notturno dei tir in Austria

Il presidente Ebner: «Permetterebbe di ridurre tempi di percorrenza e costi». Barometro Ire: «Bene i servizi e le banche, incertezza nei trasporti»



BOLZANO. Il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, torna a ribadire, in una nota, la necessità di abolire il divieto di transito notturno per i mezzi pesanti in Austria. "Le imprese di trasporto sono già alle prese con una situazione di mercato difficile a causa del caro carburanti. Soprattutto nel periodo estivo, caratterizzato da traffico intenso per via dei flussi turistici, abrogare il divieto di transito notturno permetterebbe alle imprese di trasporto di ridurre i tempi di percorrenza e, di conseguenza, i costi", ha affermato Ebner, commentando i dati dell’Istituto ricerca economica della Camera di commercio.

Ecco il quadro economico rilevato dall'edizione estiva del Barometro Ire. È generalmente positivo, seppure con notevoli differenze tra le singole branche, il clima di fiducia nel settore dei servizi, con l'88 per cento delle imprese che quest'anno confida in una redditività quantomeno soddisfacente.

Per quanto riguarda i trasporti, si registra un deciso miglioramento della fiducia nella branca degli impianti di risalita rispetto allo scorso anno, grazie al regolare svolgimento della stagione sciistica. Più modeste appaiono le prospettive nei comparti del trasporto di passeggeri e di merci, con le imprese molto preoccupate per il forte aumento dei prezzi del carburante e l'incertezza circa l'evoluzione della domanda nei prossimi mesi.

Sono, inoltre, positive le aspettative di redditività per l'anno in corso, soprattutto nel comparto dell'informatica e delle telecomunicazioni. Anche nei servizi alle imprese la quasi totalità degli intervistati confida in un risultato d'esercizio soddisfacente. Le banche segnalano un nuovo aumento della raccolta e degli impieghi.

L'attuale scenario economico sta tuttavia comportando una risalita dei tassi di interesse e un peggioramento della solvibilità della clientela. Decisamente più modeste appaiono le prospettive di redditività nei servizi alla persona, con oltre un quarto delle imprese che prevede per quest'anno un risultato d'esercizio insoddisfacente.

Nel comparto immobiliare e nella branca dell'editoria e della comunicazione emergono invece notevoli differenze tra le singole imprese, con un quarto degli intervistati che confida in una redditività davvero "buona" e un quinto che, invece, prevede un risultato d'esercizio insoddisfacente.













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