La metalmeccanica vale 1,5 miliardi di export all’anno

Mutschlechner confermato alla presidenza della sezione Contratto nazionale, le proposte di Federmeccanica


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale è stato uno dei temi principali a cui la Sezione metalmeccanica di Assoimprenditori Alto Adige ha dedicato la propria assemblea annuale. Nell’occasione sono state rinnovate anche le cariche elettive: Klaus Mutschlechner (Intercable Srl) è stato confermato come presidente per i prossimi quattro anni. Completano il consiglio direttivo della sezione, che conta 81 imprese associate per complessivi 8.230 dipendenti, il vicepresidente Bruno Caramaschi (C.L.M. Srl), Anton Schenk (GKN Sinter Metals Spa), Andreas Reichel (Apparatebau Gronbach Srl), Johanna Seppi (Seppi M. Spa), Andreas Tauber (Hoppe Spa), Oswald Eller (Eller Srl) e Hannes Mahlknecht (Alupress Spa).

All’assemblea ha partecipato il direttore di Federmeccanica, Stefano Franchi, che ha informato sul rinnovamento del contratto collettivo nazionale. «I cardini della nostra proposta sono l’impresa come bene comune e la centralità della persona. Giusto distribuire la ricchezza investendo sui nostri collaboratori, sulle loro competenze e sulle loro garanzie, ma questa ricchezza deve essere prima prodotta. Con l’impegno di tutti, cambiare cultura è possibile», è convinto Franchi. «Credo nell’importanza del contratto collettivo nazionale ma deve essere un contratto che sia sostenibile e che dia garanzie al 100% ai lavoratori, distribuendo la ricchezza laddove la si produce. Dobbiamo estendere l’assistenza sanitaria a tutti i lavoratori e le loro famiglie e la formazione lavoro per la prima volta riguarderà 1,6 milioni di lavoratori. Il confronto è aperto e questo è sempre positivo e costruttivo, e attraverso il confronto si può capire il tipo di cambiamento che serve sia per il lavoratore, sia per le imprese», ancora il dirigente di Federmeccanica.

Nella sua relazione Klaus Mutschlechner ha sottolineato l’importanza dell’internazionalizzazione per le aziende del settore: «Metalmeccanica, elettronica, impianti e macchinari costituiscono più di un terzo dell’intero export provinciale con 1,5 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero. Più competitivo è il contesto economico in cui operano le nostre imprese, più potremo crescere su nuovi mercati aumentando così il valore aggiunto e i posti di lavoro». Tra i temi centrali sono stati citati da Mutschlechner la raggiungibilità, l’energia e l’efficienza della pubblica amministrazione.

A margine dell’assemblea, gli imprenditori della sezione metalmeccanica ed il direttore di Federmeccanica hanno avuto l’occasione di visitare lo stabilimento bolzanino delle Acciaierie Valbruna Spa. A fare gli onori di casa sono stati il titolare Ernesto Amenduni e il direttore dello stabilimento Giorgio Bozzola che hanno illustrato l’importanza dell’innovazione e dell’alta tecnologia nella produzione di acciai speciali.













Altre notizie

Attualità