Covid

La mobilitazione di Confesercenti: “In Alto Adige si può riaprire”

Petizione online. Tibaldo: “In Alto Adige si può riaprire. Crediamo più alla ripartenza che ai ristori”

TAFFERUGLI A ROMA. Ristoratori e commercianti in piazza, scontri con la polizia



BOLZANO. Con una giornata di protesta in tutta Italia accompagnata da una raccolta firme e da una serie di proposte inviate ai parlamentari e al presidente della Repubblica, Confesercenti ha lanciato una petizione nazionale per puntare i riflettori sulla difficilissima situazione delle piccole imprese e degli esercenti legata alla pandemia.

"E' una giornata di mobilitazione generale delle attività. In particolare chiediamo attenzione per chi sta soffrendo di questa chiusura generalizzata. Primi fra tutti bar, ristoranti e pizzerie", dichiara Federico Tibaldo, presidente della sezione altoatesina di Confesercenti. "Riteniamo che con le opportune misure di sicurezza, tenendo conto dei dati altoatesini, si debba procedere alla riapertura di queste attività che si stanno indebitando - prosegue Tibaldo - L'entità dei ristori e degli aiuti non potrà sanare le situazioni quindi crediamo più alla ripartenza che ai ristori. Le aziende vanno aiutate a sopravvivere".

I commercianti aderenti esibiscono il cartello della manifestazione nell'ambito di "Portiamo le imprese fuori dalla pandemia", la giornata di mobilitazione  "per dare voce alle necessità e alle richieste delle attività economiche: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza". Le proposte sono oggetto di una petizione online che è possibile sottoscrivere su www.confesercenti.it da domani 7 aprile.













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