Leitner, operai in campo a difesa dell’eolico

Il Consiglio di fabbrica contrario alle posizioni «integraliste» degli ambientalisti «Produciamo energia pulita. A Malles e Brennero battaglie senza alcuna logica»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La partita, per la realizzazione dell’impianto eolico al Brennero, si sta ancora giocando al tar con ambientalisti da una parte e Leitner dall’altra. Ora, a margine della contesa, interviene anche il consiglio di fabbrica della holding dell’Alta val d’Isarco che ritiene doveroso far sentire la sua voce a tutela degli 850 posti di lavoro offerti dal gruppo ma anche a favore dei progetti con le energie rinnovabili. Nella lettera aperta che hanno inviato all’Alto Adige fanno presente anche la difficile situazione di Malles dove è stato fatto rimuovere un impianto (sempre olico) redditizio, a danno pertanto anche dei contribuenti.

Ma ecco i passaggi salienti della lettera del Consiglio di fabbrica.

«In rappresentanza del Consiglio di fabbrica della Leitner Spa - si legge nella nota - è nostra intenzione portare a conoscenza anche l’opinione dei collaboratori dell’azienda in merito al progettato parco eolico del Brennero. Come dipendenti possiamo ritenerci fortunati a lavorare in un’azienda che pensa a livello globale ed agisce a livello locale. Ciò è possibile solamente con lo sviluppo e la creazione di nuovi prodotti e la presenza su nuovi e mercati, tra i quali anche l’energia eolica. Solo così in alta val d’Isarco è possibile creare nuovi posti di lavoro e soprattutto garantire il mantenimento degli attuali 850».

I dipendenti sottolineano, poi, come l’energia eolica sia in costante crescita in tutto il mondo. «Appartiene alle cosiddette energie rinnovabili, che proprio per questo sono da promuovere. Lo sviluppo e la tecnologia ci portano a sfruttare in modo ragionevole ciò che la natura ci offre. Anche da un punto di vista economico è opportuno sfruttare a pieno le nuove conoscenze maturate nel settore energetico».

Il primo affondo riguarda, come detto, le criticità riscontrate in Venosta. « In quest’ottica per noi risulta assolutamente inconcepibile che a Malles siano stati smontati i due impianti eolici installati, se si considera che contrariamente a quanto affermato dal sindaco della località venostana gli introiti netti per il Comune derivanti dai due impianti eolici risultavano nettamente superiori a quelli derivanti invece dagli attuali impianti fotovoltaici.Ogni paese, ogni regione ha le sue opportunità e dovrebbe saper sfruttare determinati vantaggi. Zone come il Sattelberg al Brennero sono congeniali per produrre energia, prevedendo comunque un utilizzo che sia in grado di porre attenzione all’impatto ambientale. Può essere che non a tutti piacciano gli impianti eolici inseriti nel contesto paesaggistico, ma tutti hanno bisogno di energia, meglio se energia pulita. Comportamenti e opposizioni di natura integralista non portano alcun risultato. Soprattutto nel settore energetico ci vogliono compromessi e vi è la necessità di individuare soluzioni in grado di portarci avanti sotto il profilo energetico ma anche occupazionale.Per la Leitner il settore della ricerca e sviluppo è da tempo la chiave per la crescita e la garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro. Il settore delle nuove energie è tra quelli necessari e con maggiori prospettive di crescita. Per questo motivo i collaboratori dell’azienda Leitner auspicano che all’innovativa tecnologia dell’energia eolica venga offerta un’opportunità anche in Alto Adige, affinchè possa affermarsi e diventare anche una preziosa opportunità in termini di posti di lavoro».

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