Nasce lo sportello unico delle imprese

Sinergia fra Provincia, Camera di commercio e Consorzio dei Comuni: sarà operativo dal prossimo luglio


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Battuti sul tempo dagli artigiani della Cna - che la settimnana scorsa hanno annunciato l’apertura della loro Agenzia per le imprese che in un giorno elaborerà e certificherà tutta la documentazione necessaria per avviare un’impresa, ieri la giunta provinciale, in via sperimentale in 4 Comuni, ha annunciato l’attivazione a luglio del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive, previsto a regime dal prossimo anno.

Giunta provinciale, Consorzio dei Comuni e Camera di commercio hanno discusso ieri infatti i dettagli operativi e il finanziamento del nuovo servizio «nato per ridurre la burocrazia e favorire insediamento e avvio di nuove imprese», ha detto il presidente Luis Durnwalder.

Provincia, Comuni e Camera di Commercio dunque sono i tre enti ai quali cittadini e imprese devono normalmente rivolgersi per completare, da cima a fondo, una pratica burocratica. Attualmente questo significa doversi recare diverse volte in uffici diversi, con un'evidente perdita di tempo.

In futuro, però, le cose cambieranno grazie allo sportello unico, iniziativa che prende spunto dal progetto governativo "Impresa in un giorno".

Le modalità operative dello Suap (Sportello unico per le attività produttive) sono state delineate ieri nella seduta della giunta provinciale con i rappresentanti dei Comuni e della Camera di commercio.

Approvate le proposte elaborate dai tecnici riguardo al funzionamento dello sportello unico: chi vorrà fondare un'impresa o aprire una nuova sede potrà contare su un solo interlocutore a cui rivolgersi per il disbrigo delle pratiche necessarie. Lo sportello unico, già previsto per legge dalla giunta provinciale, «vuole contribuire alla riduzione burocratica e alla semplificazione amministrativa», ha sottolineato l’assessore Thomas Widmann. I neo imprenditori o le aziende interessate non dovranno più fare la spola tra gli uffici provinciali, comunali e camerali, ma potranno contare appunto su un unico riferimento che si occupa di tutta la pratica e dal quale riceveranno la comunicazione che autorizza l'inizio dell'attività. Il Comune avrà 60 giorni di tempo per presentare obiezioni o chiedere chiarimenti.

La gestione dei costi del servizio è suddivisa tra la Camera di commercio (60%), Provincia e Consorzio dei Comuni (40%), lo sportello sarà insediato alla Camera di commercio. «A luglio partirà in via sperimentale in 4 Comuni di dimensioni diverse, dal 2013 diventerà operativo a tutti gli effetti», ha spiegato Durnwalder. Per le professioni sanitarie e di libero professionista, che richiedono altri requisiti, lo sportello unico non sembra al momento applicabile.

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