Per il Gruppo Itas il 2015 si è chiuso con 34 milioni di utile
Il presidente Di Benedetto: la raccolta ha sfiorato il miliardo Tra gli obiettivi un milione di soci e assicurati nel triennio
BOLZANO. Il Gruppo Itas Assicurazioni ha chiuso il 2015 con un utile ante imposte che sfiora i 34 milioni di euro, con una raccolta premi che si è avvicinata al miliardo di euro. Questi, alcuni dati resi noti ieri a Trento nel corso dell’assemblea generale dei delegati dei soci e assicurati di Itas Mutua.
L’incontro è stato anche l’occasione per dare il benvenuto agli 11 nuovi delegati dei soci Itas eletti nel corso delle assemblee parziali che si sono svolte nelle agenzie lo scorso febbraio. “I risultati sono ancora una volta eccellenti. - ha confermato il presidente Itas, Giovanni Di Benedetto - La Mutua guida il Gruppo, forte di un patrimonio netto in aumento, che si avvicina ai 400 milioni di euro e di un Fondo di garanzia (il capitale delle Mutue) che supera i 100 milioni di euro. Gli indici di solvibilità confermano una solidità di Gruppo di quasi il doppio del dovuto con riferimento a Solvency II, garanzia di robustezza nei confronti dei nostri 512 mila soci. Il valore aggiunto della Mutua e la ricaduta complessiva sul territorio sale oggi a 197 milioni di euro”.
Spiccano i dati di raccolta premi di Gruppo che sfiorano il miliardo di euro e quelli dell’utile ante imposte che sfiora i 34 milioni di euro. «Un’attenzione particolare merita il dato delle riserve tecniche di Gruppo - spiega il direttore generale, Ermanno Grassi - che raggiungono i quasi 2,5 milioni e che, nella tradizione secolare di Itas, risultano da sempre adeguate e prudenti nel rispetto degli impegni assunti nella sottoscrizione dei contratti, che oggi sono quasi 900mila». Gli investimenti in strumenti finanziari ed immobili, ossia gli “attivi investiti”, superano oggi i 3 miliardi di euro (+18%). «Quanto ai progetti futuri -continua Grassi - abbiamo appena dato avvio al piano industriale triennale 2016-2018, nell’ambito del quale intendiamo riorganizzare i processi aziendali alla luce dell’integrazione delle branche ex-Rsa e conseguire quindi importanti obiettivi di efficientamento e di innovazione, a favore innanzitutto dei nostri soci assicurati». Nel complesso, Itas stanzierà 60 milioni di euro che serviranno, tra il resto, a sviluppare i nuovi strumenti di gestione dei sinistri, dei contratti vita, dell’offerta dei prodotti danni e, più in generale, gli strumenti di gestione della relazione e della comunicazione con tutti coloro che vivono e operano in Itas. «Già oggi i nostri soci e assicurati, che nel triennio raggiungeranno la soglia del milione di persone, possono contare, ad esempio, sulla possibilità di perfezionare online presso la propria abitazione e il proprio ufficio le polizze, provvedendo anche al relativo pagament», così Grassi. «Abbiamo rafforzato la nostra partnership con Vhv, oggi primo socio partner industriale con il quale abbiamo anche avviato un comune progetto di crescita i specifici rami e segmenti di mercato», chiude Di Benedetto. Attraverso questo piano strategico Itas punta a rafforzare la propria solidità e la propria rete, che oggi conta su più di 750 punti vendita e su oltre 4.600 tra agenti, collaboratori e professionisti e oltre 200 società di brokeraggio.