«Ridurre la burocrazia e alleggerire le imposte»

Tiefenthaler: ci sono gli spazi di manovra su Imi per immobili e aliquota Irap Tra le richieste anche alcune norme urbanistiche e più investimenti pubblici



BOLZANO. L’Alto Adige e le imprese altoatesine si trovano davanti a grandi sfide: innovazione, impresa 4.0 e la crescente richiesta di lavoro qualificato sono solo alcuni temi di cui gli imprenditori devono occuparsi intensamente per essere pronti ad affrontare il futuro. Come superare queste sfide? Questa la domanda al centro dell’annuale assemblea generale di Südtiroler Wirtschaftsring - Economia Alto Adige (swr-ea) che si è tenuta ieri presso il Noi Techpark a Bolzano.

«Oltre alle fondamenta comuni rintracciabili nell’autonomia, servono forti mura di sostegno ossia buone condizioni generali. Non voglio dire che queste ultime per le imprese altoatesine saino negative, tuttavia in alcuni settori potrebbero essere migliori», sottolinea il presidente swr-ea, Leo Tiefenthaler.

«Se noi imprenditori dovessimo definire il peggior termine dell’anno allora sarebbe senza dubbio il termine burocrazia e questo da diversi anni. Ogni volta che possiamo riferire di uno sgravio burocratico non passa molto tempo che viene introdotto un nuovo onere burocratico. Sicurezza sul lavoro, Hccp e ambiente sono sicuramente i settori maggiori nei quali si ha l’impressione che non vige più il principio di una tutela adeguata ma che si voglia evitare, al cento per cento, i pericoli e scaricare la responsabilità del singolo su altri. Anche noi siamo a favore di una tutela, ma deve essere adeguata. Ogni imprenditore s’impegna ad eliminare tutte le fonti di pericolo, ma una sicurezza al cento per cento non può essere garantita nei luoghi dove si lavora e si vive. Tutti devono assumersi la loro parte di responsabilità. Secondo questo criterio in futuro dovrebbero essere emanate leggi e norme», così Tiefenthaler.

«La giunta provinciale, in occasione del suo insediamento, aveva promesso agevolazioni fiscali e ha mantenuto la parola. Le agevolazioni fiscali a favore di imprese e famiglie ammontano a complessivi 300 milioni di euro all’anno. Una misura importante e una misura corretta com’è stato dimostrato. Sussiste però ancora un margine di manovra - forse non nell’immediato ma a lungo termine devono essere prese in considerazione tutte le possibilità per un ulteriore riduzione delle imposte locali (Imi per gli immobili di produzione a livello dell’ex Ici, riduzione dell’aliquota Irap, aumento degli importi esenti da Irpef)», spiega il presidente dell’associazione di imprenditori. «Un ulteriore muro di sostegno è rappresentato dal bilancio provinciale. Nonostante le agevolazioni fiscali i mezzi finanziari del bilancio provinciale, negli ultimi anni, sono rimasti più o meno uguali. Eppure diminuiscono i mezzi per gli investimenti. Nel 2008 la quota delle spese di investimento, nel bilancio provinciale, ammontava ancora al 35%. Nel 2017 questa ammonta al 21, 32%. Secondo i bilanci di previsione la quota sarà, nel 2018 pari al 15%, nel 2019 addirittura solo al 13,6%. Non è necessario compiere grandi equazioni per riconoscere che con questo sviluppo in alcuni anni non vi sarà alcun - ossia solo molto poco -margine di manovra per gli investimenti. Un muro di sostegno minaccia di crollare», evidenzia Tiefenthaler.

Tra i temi toccati nella sua relazione anche la legge provinciale sull’urbanistica con alcune norme da rivedere, la raggiungibilità dell’Alto Adige, i giovani e l’apprendistato, l’innovazione e la digitalizzazione. Tra gli interventi quelli di Arno Kompatscher e di Hansi Pichler, presidente Idm.













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