Seeber scrive al premier «Contenziosi troppo lenti»

Il presidente della Leitner: in Italia tempi biblici per le cause amministrative Fatturato a 717 milioni grazie a internazionalizzazione, ricerca e qualità


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Oggi la Leitner Spa è un colosso da 717 milioni di fatturato. È la storia di successo di una azienda che negli anni Novanta faticava a far quadrare il bilancio. Ma è anche la sfida (vinta) dell’internazionalizzazione, della ricerca e dell’attenzione quasi maniacale alla qualità, raccontata da Michael Seeber, numero uno dell’azienda di Vipiteno, in un incontro organizzato da Mediocredito Trentino Alto Adige ed aperto al mondo dell’imprenditoria.

Ma le storie imprenditoriali non sono solo ricche di successi, ma anche di difficoltà che Seeber non nasconde: «Ho scritto a Matteo Renzi che la giustizia amministrativa in Italia è troppo lenta». «Ho vinto una gara d’appalto a Pisa tre anni fa, ho speso soldi per i progetti, ci sono stati dei ricorsi, è passato del tempo e i lavori non sono ancora partiti. A gennaio ne ho vinta una simile a Miami: anche lì abbiamo avuto ricorsi, ma le decisioni sono state rapide e stiamo già costruendo. Se non cambiamo la situazione, mandiamo il Paese in rovina», ancora Seeber.

«Quando negli anni ’90 acquistai la Leitner dai nipoti dei fondatori mi presero tutti per pazzo: si sapeva che era una società che faceva fatica a pagare i fornitori, con un bilancio che soffriva, ringrazio chi mi ha dato fiducia», sottolinea l’imprenditore. Un fatturato, quello della sua società, di cui solo il 7% in Italia, il resto in tutto il mondo. «La produzione è stata diversificata, ormai non facciamo più soltanto impianti di risalita e battipista, ma ci occupiamo di mobilità urbana e di energia, occorre essere flessibili», racconta. Il suo segreto? L’internazionalizzazione. «Leitner è un gruppo che ormai definisco mondiale”. Ma anche la ricerca - «per quanto sia faticoso, investiamo ogni anno oltre 20 milioni di euro» - ed il controllo scrupoloso della qualità, «per la sicurezza delle migliaia di persone che salgono sui nostri impianti».

Altre armi vincenti l’ottimismo e lo spirito di squadra. «Mi definisco un team player, insieme ai miei collaboratori lavoriamo quotidianamente per migliorare il clima aziendale». La Leitner è ormai in tutto il mondo. Dopo gli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali di Sochi, Seeber guarda avanti: «Per i giochi di Corea 2018 abbiamo già decine di commesse. Giocheremo un ruolo da protagonisti, non come in Russia dove alla fine i nostri concorrenti austriaci hanno lavorato molto più di noi».«Abbiamo deciso di incontrare alcuni imprenditori di successo nelle sedi della banca, Seeber è il primo. - spiega il presidente di Mediocredito, Franco Senesi - L'idea nasce come opportunità di confronto fra l'esperienza di chi, con capacità e visione, ha saputo creare opportunità di sviluppo e di lavoro e quella dei nostri collaboratori che quotidianamente analizzano progetti, business plan e bilanci per sostenere le attività delle imprese».

«Sono dei momenti - chiude il vicepresidente di Mediocredito, Michael Grüner - nei quali poter ascoltare e discutere, con gli stessi manager protagonisti, gli aspetti più problematici e quelli meno prevedibili che hanno caratterizzato il loro personale percorso imprenditoriale, anche di tipo innovativo».













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