BOLZANO. «I dati sul mercato del lavoro relativi a luglio 2018 segnano un buon andamento», ma «accanto alle luci ci sono anche le ombre» perché «la qualità dell'occupazione non segna un andamento altrettanto positivo». Lo sostiene il segretario Uil-Sgk, Toni Serafini, commentando i dati dell'Osservatorio del mercato del lavoro che registrano un aumento degli occupati di 7.840 unità (più 3,7%) rispetto a luglio del 2017. Ben 217.938 occupati (113.593 uomini e 104.345 donne), più 7.840 rispetto a luglio del 2017, +3,7%. Tutti i comparti sia del privato che del pubblico segnano un andamento positivo, ove si segnala in particolare il settore agricolo con +924 unità, +10,2% ed il settore alberghiero con +1.954 unità, +5,8%. Purtroppo si registra anche un netto aumento dei disoccupati +1.261 unità, + 13,4%. Va invece segnalata una riduzione dei disoccupati di lungo corso, cioè iscritti alle liste di disoccupazione da più di un anno, -114 unità, -8%, ma anche l’aumento dei disoccupati iscritti alle liste di disoccupazione da meno di un anno +436 unità, +11,8%. Oltre all'aumento contestuale dei disoccupati, Serafini richiama l'attenzione sulla struttura del mercato del lavoro che, osserva, «è così composta: 71,2% contratti a tempo indeterminato; 26,5% contratti a tempo determinato e stagionali, a chiamata e somministrato; 2,3 % contratti di apprendistato». Insomma «aumenta l'uso dei contratti a tempo determinato e si è registrato un ulteriore aumento dei contratti a chiamata e del lavoro somministrato. Va bene la flessibilità che si esprime con il lavoro stagionale soprattutto nel turismo e agricoltura, va invece ridimensionata la flessibilità nel lavoro a tempo determinato, somministrato e a chiamata».