«Sistema appalti? Attenti ai grandi gruppi» 

Cna: «Le nuove regole per la manutenzione degli edifici della Provincia rischiano di sfavorire i locali»



BOLZANO. Il nuovo sistema per gli appalti di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili della Provincia è stato al centro dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra Cna e Daniel Bedin, direttore Ripartizione Patrimonio. Così Claudio Corrarati - presidente Cna: «Attenti perchè il nuovo sistema rischia di spalancare le porte ai grandi gruppi nazionali e internazionali».

Per Cna presenti Emilio Corea e Andrea Vecchiato, portavoce regionali rispettivamente dell’Unione Costruzioni e dell’Unione Installazioni e Impianti, oltre al vice Giovanni Sarti, vice.

Bedin ha spiegato che il suo Ufficio, allo scopo di semplificare e razionalizzare le procedure, sta predisponendo un nuovo sistema di aggiudicazione delle opere di manutenzione suddivise per i quattro comprensori del territorio provinciale e articolandole in 5 macro categorie: ascensori, impianti elettrici, impianti termosanitari, impianti antincendio e opere edili. Sistema che dovrebbe passare al vaglio della giunta a settembre/ottobre prossimi, per il quale ogni contratto di manutenzione avrebbe una durata di 3 anni rinnovabili per altri 3. Per ogni categoria andrebbero posti in gara più lotti di immobili per ogni comprensorio, con il limite massimo di aggiudicazione di tre lotti per un medesimo concorrente. Bedin prevede che vi siano da eseguire ogni anno lavori per circa 5 milioni. Nel corso del colloquio è emerso che le microimprese artigiane per aggiudicarsi e gestire nel migliore dei modi questo genere di contratti dovranno formare aggregazioni di aziende dei diversi settori, articolate in ATI oppure in reti d'imprese, dotate di programmi software dedicati e di un efficiente sistema di management. Senza questi presupposti diverrebbe infatti molto difficile gestire e distribuire in tempo reale gli interventi, alcuni dei quali urgenti, da eseguire su una moltitudine di edifici. Corrarati precisa ed aggiunge: “La manutenzione degli edifici pubblici coinvolge le aziende edili, dell’impiantistica e dei servizi, quindi nei prossimi anni sarà settore strategico per le piccole e microimprese alla ricerca di lavori. Sulla volontà di procedere per lotti, daremo report periodici alla Provincia sull’effettivo coinvolgimento delle piccole e microimprese, che devono proporsi in forma aggregata. Il rischio, però, è che con questo sistema si spalanchino le porte a grandi gruppi nazionali e internazionali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità