il caso

Austria, l’ex cancelliere Kurz lascia la politica: "Non sono né un santo né un criminale"

Travolto dallo scandalo sui sondaggi pilotati, si ritira a soli 34 anni: "Ho preso decisioni sbagliate, ma dimostrerò l'infondatezza delle accuse contro di me"



BOLZANO. "Non sono né un santo né un criminale. Dimostrerò l'infondatezza delle accuse sollevate contro la mia persona, anche se dovrò aspettare anni". Lo ha detto l'ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz, annunciando in una breve conferenza stampa il suo ritiro dalla scena politica.

Travolto dall'inchiesta dei sondaggi pilotati, che sarebbero stati pagati in parte dal governo, Kurz aveva lasciato la poltrona di capo di governo ad Alexander Schallenberg, restando però leader del partito popolare Oevp e diventando capogruppo in parlamento.

Il 34enne Kurz ha ripercorso la sua carriera, ammettendo di aver preso delle "decisioni sbagliate". "Ultimamente la fiamma dell'entusiasmo si è però abbassata", perché si è dovuto difendere da "accuse e insinuazioni", ha proseguito, lamentando di essersi sentito, assieme allo staff, a volte "la preda di una caccia". "Sostegno e rifiuto sono importanti in una democrazia liberale", ha precisato Kurz. "Ora vado a prendere mia moglie e mio figlio in ospedale", ha concluso l'ex cancelliere. La sua comunicazione non prevedeva domande dei cronisti.













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