L'EMERGENZA

Coronavirus, approvato il decreto scuola

Il via libera nella riunione del Consiglio dei ministri: maturità senza scritti se non si torna in aula

LA VIDEOSCHEDA

ROMA


ROMA. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola.

Nel caso in cui l'attività didattica in presenza non riprenda entro il 18 maggio - prevede il decreto - o per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza, l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione verrà sostituito con la valutazione finale da parte del consiglio di classe che tiene conto anche di un elaborato del candidato, "come definito dalla stessa ordinanza, con specifiche disposizioni per i candidati privatisti".

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Ecco cosa prevede il decreto scuola se non si torna in aula entro il 18 maggio

Sempre secondo quanto prevede il decreto, è possibile la conferma, per l'anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per l'attuale anno scolastico. Fermi restando "i limiti e le restrizioni" sullo svolgimento di tutte le prove stabilite dalle procedure concorsuali, durante lo stato di emergenza, il Ministero dell'istruzione può bandire i concorsi per l'assunzione di personale docente ed educativo per i quali possegga possiede le necessarie autorizzazioni.

Via libera, intanto, sempre dal Cdm alle assunzioni chieste dal Ministero dell'Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da quota 100. Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno, voluta dalla ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.

Qualora sia necessario, «in relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o più decreti del Ministro dell'università e della ricerca possono essere definite, anche in deroga alle attuali disposizioni normative, l'organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell'anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l'abilitazione all'esercizio della revisione legale».

Il provvedimento prevede anche che possono essere individuate «modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio», nonché per quelle previste nell'ambito degli attuali ordinamenti didattici dei corsi di studio, ovvero successive al conseguimento del titolo di studio, anche se finalizzate al conseguimento dell'abilitazione professionale.













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