La crisi

Governo, scontro su Mes e Reddito. Da Renzi una frenata per il Conte ter

Si arena il tavolo sul programma, resta il nodo del premier. Italia viva non vuole un «bis bis» ma un super rimpasto. Renzi: «Non vogliono cambiare niente». Pd e 5 Stelle non mollano Conte



ROMA. Alta tensione al tavolo di confronto sul nuovo governo. Matteo Renzi spinge per arrivare al nuovo esecutivo entro la settimana e chiede subito un programma e un documento di sintesi.

Propone anche la bicamerale per le riforme guidata dall'opposizione e insiste sul Mes, ma i Cinquestelle dicono no e rilanciano su reddito di cittadinanza, salario minimo, equo compenso e una riforma elettorale che reintroduca le preferenze. Fico cerca la quadra per poter tornare, nel pomeriggio di oggi, 2 febbraio, al Quirinale con un'indicazione chiara, Mattarella chiede continuità d'azione per i ministeri a cui fanno capo crisi sanitaria e Recovery.

"Non abbiamo parlato di nomi e nemmeno di numeri: i nostri colleghi della vecchia maggioranza dicono informalmente che non intendono portare elementi di discontinuità: pura tattica in attesa di domani. L'unica cosa che vorremmo evitare è che si arrivasse allo spacchettamento dei ministeri solo per accontentare più persone: sarebbe un errore triste".

Così Matteo Renzi ha scritto nella chat dei parlamentari Iv. 'Vediamo" come il presidente Fico "immaginerà di muoversi". "Noi ci manteniamo disponibili e collaborativi, senza veti e senza pregiudizi. Speriamo che nelle prossime ore si faccia un passo in avanti".

M5s e Pd non hanno però nessuna intenzione di rinunciare al Giuseppe Conte ter.













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