Maltrattamenti alla moglie con metodo mafioso, va a processo

Controllata a vista dalla famiglia, è il secondo caso italiano

BUSTO ARSIZIO (VARESE)


(ANSA) - BUSTO ARSIZIO (VARESE), 30 NOV - Picchiava la moglie, la maltrattava con l'aiuto delle sorelle, e nel farlo è stato accusato di aver utilizzato il metodo mafioso. È il secondo caso in Italia quello di un 54 enne gelese, affiliato a Cosa Nostra e residente a Busto Arsizio (Varese), per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio (il processo è stato trasferito in Sicilia), al termine di un'indagine condotta dalla Dda di Milano e dalla Procura di Caltanisetta. L'uomo è accusato, in concorso con le due sorelle e la madre, per aver maltrattato, picchiato e segregato in casa sua moglie, 48 enne, a partire dal 2003, tra Gela e Busto Arsizio. La donna, che ora collabora con la Giustizia e gode della protezione testimoni, è riuscita a chiedere aiuto dopo anni di vessazioni e minacce che il marito ha rivolto anche a suoi colleghi e conoscenti. (ANSA).













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