Onu, Suu Kyi non ha prevenuto crimini

Leader birmana non ha usato sua autorità per difendere Rohingya

GINEVRA


(ANSA) - GINEVRA, 27 AGO - La leader birmana Aung San Suu Kyi "non ha usato la sua posizione di capo del governo de facto, né la sua autorità morale, per arginare o impedire gli eventi in corso nello stato di Rakhine" contro i Rohingya, sostiene il rapporto della Missione d'inchiesta indipendente dell'Onu sulla Birmania. Le autorità civili birmane - si legge nel documento - avevano poco margine, ma "attraverso le loro azioni e omissioni, le autorità civili hanno contribuito alla commissione dei crimini atroci".













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