Primario Calori, leciti rapporti imprese

A gip, no conflitto interessi. Difesa, conferma professionalità

MILANO


(ANSA) - MILANO, 13 APR - Per Giorgio Maria Calori, il primario (sospeso) del Cto-Pini, arrestato tre giorni fa nell'inchiesta milanese su presunte tangenti nella sanità assieme ad altre cinque persone, non c'era "alcun conflitto di interessi" tra il suo ruolo e i suoi rapporti, anche societari, con l'imprenditore Tommaso Brenicci, arrestato. Lo ha sostenuto in oltre tre ore di interrogatorio di garanzia, come spiegato dal legale Nerio Diodà. Nessuna corruzione, per la difesa, ed è stata "confermata da pm e gip la professionalità del suo operato". Dagli atti dell'indagine, erano emerse le considerazioni dell'altro primario del Pini arrestato, Carmine Cucciniello, che intercettato descriveva la vicenda di un'infezione inventata da Calori per operare a tutti i costi. Il gip Teresa De Pascale, tra l'altro, nell'ordinanza cautelare ha evidenziato "l'approccio interventista" di Calori "volto al maggior guadagno piuttosto che alla preminente cura del paziente".













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