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Ucraina, negoziati lontani. Zelensky: solo dopo completa liberazione. Medvedev: solo se capitola Kiev

Le posizioni non si avvicinano, mentre le truppe di Kiev avanzano nella controffensiva



KIEV - MOSCA. Mentre avanza la controffensiva ucraina, la guerra continua nelle dichiarazioni dei due governi sui negoziati, che appaiono sempre più lontani. Negoziati possibili solo dopo la completa liberazione dei territori ucraini occupati dai russi, dice Zelensky. Solo se capitola il "regime di Kiev", dice il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.

"Non è possibile revocare le sanzioni. Non possiamo discutere niente con la Russia finché non se ne va - afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn, come riporta Ukrinform. - È possibile che dopo la guerra si possa parlare della revoca di alcune sanzioni, di risarcimenti, di pagamenti da parte loro, di diplomazia. Possiamo coinvolgere i leader di qualsiasi Paese, qualsiasi istituzione internazionale in questi negoziati, ma solo dopo che la Russia avrà lasciato tutti i nostri territori".

Opposta la posizione di Mosca. Le condizioni poste dalla Russia per i negoziati con l'Ucraina in questo momento sono solo un riscaldamento per le condizioni che verranno poste in futuro: lo ha dichiarato su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, secondo quanto riporta Interfax. "Un certo Zelensky ha detto che non avrebbe dialogato con coloro che danno ultimatum. Questi 'ultimatum' sono solo un piccolo riscaldamento per le condizioni che verranno stabilite in futuro", ha scritto Medvedev. "Le conosce: la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia", ha concluso. 













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