Uomo rivela,"mio padre è prete italiano"

"Il Papa mi ascolti". Missionari replicano, aperti al dialogo

ROMA


(ANSA) - ROMA, 4 GIU - "Vorrei parlare con papa Francesco".

E' l'accorato appello di Gerald Erebon, ragazzo kenyano che dopo 30 anni di silenzio ha deciso di uscire allo scoperto. "Sono il figlio di un prete italiano, un missionario della Consolata - rivela all'ANSA -. Ci sono persone pronte a testimoniarlo ma lui non vuol saperne. Non si è mai sottoposto al test del Dna per colpa dei suoi superiori che vogliono solo allungare l'attesa".

"Il Papa dovrebbe avere il bisogno di sapere la realtà di essere il figlio di un prete cattolico", sottolinea. "Siamo sempre stati aperti al dialogo senza preclusioni, ma ci hanno mancato di rispetto. Il nostro confratello ha sempre sostenuto di non essere il padre e di non aver mai avuto comportamenti contrari al suo ruolo", è la replica di padre Stefano Camerlengo, superiore generale dei Missionari della Consolata. "Alla fine il prete sarebbe stato anche disponibile a fare il test, ma poi l'associazione alla quale si è rivolta il ragazzo ha deciso di denunciare il caso in Vaticano", conclude.













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